Loving People Through Food

La signorina Pici e Castagne

Dec 162014
 

Giusto un anno fa parlavamo di brodo, di quel brodo buono e ricco di carni diverse che lo rendono uno dei miei piatti preferiti dell’ inverno.

Passati di verdure, zuppe e brodo sono in cima alla mia lista dei desideri al primo appannamento di vetri! : )

Al solito però, come diceva mio fratello da piccolo “io devo masticare”, quindi va bene il brodo, ma poi passiamo alla ciccia, alle cose serie!!

Di solito la carne del brodo la mangio con la mia amata salsa verde, ma ho pensato che per un pranzo di Natale un po’ fuori dal comune si potesse servire tra gli antipasti la stessa carne da brodo ma sottoforma di polpettine.

Fritte, naturalmente!!! : )

Ed io me le immagino già, tuffarsi nella maionese all’ aglio, oppure nella stessa salsa verde, nella senape al miele oppure in qualunque altra salsa vi venga in mente!!

Quale miglior modo per fare un figurone con pochi ingredienti, ricette semplici e golosissime allo stesso tempo?

Questo post partecipa all’iniziativa promossa da

Aboutgarden, L’ ortodimichelle e Giato Salò
Natale al VERDE!
In linea con il periodo che stiamo vivendo, la creatività è di scena con le inedite e originali proposte di tanti blogger per un progetto davvero al passo con i tempi!

 

partecipano con me:

*Aboutgarden *Art and craft
*Cakegardenproject *Centopercentomamma
*Comida De Mama* Con le ballerine verdi
*Dana garden design *Giardinaggioirregolare
*Giato Salò *Home Shabby Home
*Hortusinconclusus *Il Castello di Zucchero
*La malle de maman *Non solo stoffa
*Orti in progress *Ortodeicolori
*Passeggiandoingiardino*
*Piciecastagne*Piccolecose
*4piedi&8.5pollici* Quattro toni di verde*
SalviaeRosmarino*Shabbychicinteriors
*Shabbysoul *Ultimissime dal forno
*Un giardino in diretta *25mqdiverde
*Verdeinsiemeweb

Trovi tutte le immagini dell’iniziativa nella board di Pinterest dedicata a #natalealverde

 

Natale al verde

 

 

 

POLPETTE DI BOLLITO
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Tipo Ricetta: Antipasti
Autore:
Ingredienti
  • carne del brodo 300 g
  • aglio 2-3 spicchi
  • uovo 1
  • prezzemolo 2 cucchiai
  • sale
  • pepe
  • olio per friggere
  • pangrattato
Istruzioni
  1. Scola la carne con cui hai preparato il brodo e separala dall' osso (eventualmente ci fossero pezzi tipo cosci di pollo, tacchini, carcasse di piccioni ecc ecc..).
  2. Trita la carne al mixer con gli spicchi d' aglio sbucciati, il prezzemolo, l' uovo, sale e pepe.
  3. Scalda l' olio in un tegame profondo.
  4. Forma con le mani tante piccole palline con l' impasto e poi rotolale nel pangrattato.
  5. Friggi poche polpettine alla volta e lasciale scolare dall' olio in eccesso su carta assorbente prima di servirle.

 

Dec 152014
 

Anche quest’ anno l’ influenza, il monte di impegni, la fretta, i lavori, i pensieri non proprio piacevoli non mi hanno fermata.

Avanti tutta, mi sono chiusa in cucina in uno dei pomeriggi “tipo” che preferisco.. quelli con l’ aria fredda fuori che appanna i vetri, il cd di natale che riempie l’ aria e l’ albero addobbato con qualche giorno di anticipo!

I tozzetti sono dei biscotti con cui le mie zie di Civitavecchia ci hanno tirato su ad ogni Natale, e che negli anni hanno subito qualche modifica, si sono arricchiti di cioccolata fondente o bianca, hanno perso le mandorle ma hanno guadagnato le nocciole, insomma si son sempre adattati ai palati più raffinati pur di essere presenti!

Immancabili sulla nostra tavola delle feste, di quelle tavole imbandite di torroni, panettoni e frutta secca, ma anche durante le tombolate..chè io non vinco mai e in qualche modo il tempo devo pur passarlo…

La versione che ho scelto per il Great Food Blogger Cookie Swap di quest’ anno è con nocciole, mandorle e cioccolato, ma volendo si possono sostituire le mandorle con le nocciole ed il cioccolato fondente con quello bianco.. e voi come li preferite?

Naturalmente come da “regolamento” ho inviato i miei tozzetti a Giulia, Claudia e Monica.. mentre ne ho ricevuti di buonissimi e gluten free da Mauro, Monica ed Helena credo.. nel tuo pacchetto non c’ era nessun bigliettino da visita ed il tuo nome in calce agli ingredienti non sono riuscita a leggerlo bene!

Grazie grazie a tutti, i vostri biscotti erano mondiali! : )))

 

TOZZETTI
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • uova 10
  • farina 1,5 kg
  • zucchero 1,5 kg
  • lievito per dolci 1 bustina
  • burro 500 g
  • strutto 400 g
  • cioccolata fondente 1 kg
  • mandorle 1 kg
  • nocciole 300 g
  • cannella 70 g
  • semi estratti da un baccello di vaniglia
  • marsala 1 bicchiere
Istruzioni
  1. Prericalda il forno a 180°.
  2. Trita parte delle mandorle finemente, circa la metà.
  3. Impasta la farina setacciata con lievito, insieme al burro morbido, allo strutto, le uova, il marsala e le spezie.
  4. Unisci la cioccolata tagliata a pezzetti non troppo piccoli e la frutta secca intera.
  5. Tritare parte delle mandorle serve a dare un po' più di consistenza ad un impasto che altrimenti potrebbe risultare troppo appiccicoso.
  6. Qualora fosse necessario aggiungi qualche cucchiaio di farina per poter lavorare l' impasto.
  7. Forma tanti filoncini e disponili ben distanziati sulle teglie da forno.
  8. Cuoci i forno già caldo per 20 minuti.
  9. Estrai la teglia dal forno e quando i filoncini saranno ormai abbastanza intiepiditi da poterli toccare con le mani senza scottarsi, affettali con un coltello ben affilato.
  10. Rimetti i biscotti nella teglia da forno e falli tostare per circa 10 minuti ancora.

 

Dec 112014
 

Mi piace il Natale fatto di tradizioni, di riti, di mani sporche di farina, di così tante lucine che fanno andare in corto circuito il palazzo, di decorazioni nuove e di vecchi ricordi che si appendono ai rami di un albero che ogni anno si fa più pesante..

Le vecchie tradizioni sono la certezza, hanno sempre quel buon odore di scatole di cartone con scritto “Natale” che aspettano per 11 mesi pazientemente in soffitta, profumano di carne arrosto e tortelli freschi, di tozzetti, cantucci, ricciarelli e cavallucci, hanno una melodia un po’ vintage che accompagna Ella Fitzgerald e Bing Crosby.. le nuove invece hanno le luci solo bianche, la voce soave di Daniela Andrade (scaricate le sue canzoni di Natale perchè sono pura poesia!!) ed il profumo dei biscotti di Santa Lucia.

Dalla tradizione scandinava questi biscotti morbidi e lievitati con l’ uvetta ed una forma ad S che mi paice moltissimo!

La ricetta è di Trine Hahnemann – Scandinavian Christmas.

BISCOTTI DI SANTA LUCIA
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • lievito di birra fresco 40 g o secco 15 g
  • latte intero tiepido 500 ml
  • zafferano 1\2 cucchiaino
  • burro salato 200 g
  • farina 1 kg
  • sale
  • zucchero di canna 100 g
  • uvetta 75 g
  • uovo battuto 1
Istruzioni
  1. Setaccia la farina.
  2. Sciogli il lievito in un po' del latte a disposizione.
  3. Unisci lo zucchero e lo zafferano alla farina.
  4. Impasta la farina con il latte, il burro morbido, l' uvetta ed un pizzico di sale.
  5. Copri l' impasto con un panno e lascialo lievitare fino a raddoppiamento del volume.
  6. Ricava dall' impasto tanti salsicciotti e conferisci la forma ad S come nella foto.
  7. Decora i biscotti con due acini di uvetta.
  8. Preriscalda il forno a 180°.
  9. Lascia che i biscotti lievitino ancora per circa 30 minuti.
  10. Spennella la superficie dei biscotti con l' uovo battuto e poi inforna per 25 minuti.

Dec 092014
 

Mia mamma non ha mai avuto paura di farci pasticciare in cucina, che fosse il pranzo della domenica di gnocchi e tortelli o dolci a prova di bimbo come tartufi di cioccolato, salame di Nonna Papera e biscottini al cocco come quelli di oggi che son parte dei ricordi della mia infanzia.

Sarà proprio perchè associo certe ricette a momenti di armonia e calore che ne sono particolarmente affezionata.

In fondo non ci vuole poi molto, qualche albume, un po’ di zucchero e della farina di cocco, un pomeriggio da passare insieme in cucina e del buon tè per assaggiare come sono venuti! : )

Questi biscotti sono un ottimo modo per riciclare gli albumi che vi avanzeranno dalle preparazioni natalizie!

Questo post partecipa all’iniziativa promossa da

Aboutgarden, L’ortodimichelle e GiatoSalò
Natale al VERDE!
In linea con il periodo che stiamo vivendo, la creatività è di scena con le inedite e originali proposte di tanti blogger per un progetto davvero al passo con i tempi!

partecipano con me:

Aboutgarden *Art and craft *Cakegardenproject
*Centopercentomamma *Comida De Mama
*Con le ballerine verdi *Dana garden design
*Giardinaggioirregolare *Giato Salò
*Home Shabby Home * Hortusinconclusus
*Il Castello di Zucchero *La malle de maman
*Non solo stoffa *Orti in progress
*Passeggiandoingiardino *Piccolecose
*4piedi&8.5pollici *Quattro toni di verde
*Ultimissime dal forno *Shabbysoul
*Un giardino in diretta *25mqdiverde
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Natale al verde

Natale al verde

BISCOTTI AL COCCO
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • zucchero a velo 200 g
  • farina di cocco 200 g
  • albumi grandi 3
  • sale
Istruzioni
  1. Preriscalda il forno a 160°.
  2. Monta gli albumi a neve con un pizzico di sale.
  3. Incorpora lo zucchero e continua a montare.
  4. Versa la farina di cocco nell' impasto.
  5. Con le mani forma tante piccole palline grandi come una noce o poco più ed adagiale una accanto all' altra su un vassoio ricoperto di carta forno.
  6. Cuoci i biscotti in forno per 15 minuti e poi lasciali raffreddare su una gratella.

Dec 032014
 

Questo non è quello che definirei un bel periodo..

Tra le tante, una di quelle influenze che non prendevo ormai da anni!

Naso chiuso, mal di testa, gola in fiamme.. potrei con una sola espressione fare la pubblicità ad un’ intera casa farmaceutica!!

Così, un pensiero fisso: brodo, pastina con brodo, verdure in brodo, qualsiasi cosa in brodo. Caldo. Bollente.

Di brodo avevamo già parlato esattamente un annetto fa, di passatelli ancora no!

I passatelli agli spinaci stavolta, perchè quando non ho voglia di mangiare almeno trovo tutto in un unico piatto: dalle verdure al formaggio!

Lo strumento per fare i passatelli è quello che si vede in foto, il mio è vecchissimo ma si trovano facilmente nei mercatini o nei casalinghi!

PASSATELLI AGLI SPINACI
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Tipo Ricetta: Primi
Autore:
Ingredienti
  • spianci 300 g
  • farina 120 g
  • pecorino grattugiato 100 g
  • noce moscata
  • uova 1 o 2
  • sale
  • pepe
  • brodo
  • pecorino grattugiato
Istruzioni
  1. Cuoci gli spinaci nella loro acqua (senza aggiungerne nella pentola, gli spinaci tireranno fuori da soli l' acqua necessaria per cuocere).
  2. Strizza bene gli spinaci e tritali finemente.
  3. Impasta la farina con gli spinaci, il pecorino, un po' di sale, pepe e noce moscata grattata.
  4. Incorpora le uova, ma una per volta perchè il secondo uovo potrebbe non essere necessario.
  5. Fai bollire il brodo in un tegame capiente e poi con l' apposito strumento er fare i passatelli fai calare l' impasto nel brodo bollente.
  6. Tira su i passatelli insieme a qualche mestolo di brodo e versali nei piatti.
  7. Cospargi con un po' di formaggio grattugiato i pasatelli e servi subito finchè sono ancora caldi.

Nov 262014
 

Il risotto alla zucca non è certo una novità, ma le domeniche d’ autunno mi piace preparare i piatti che nel tempo sono diventati un classico, il nostro comfort food.

La verità è che per stare bene basta poco.. e questa è la scoperta dell’ acqua calda! La stessa acqua calda che ho utilizzato per cuocere il risotto : )

Ebbene sì, questo l’ ho ereditato da mia mamma, che se non ha del buon brodo a portata di mano davanti ai fornelli non si formalizza: scalda un tegamino d’ acqua e non ci pensa più!

Il risotto alla fine avrà quel lieve profumino di birra e pancetta affumicata, avvolto in una cremina di zucca e funghi freschi, con le nocciole tostate e croccanti  che sono un po’ come la ciliegina sulla torta!

RISOTTO CON FUNGHI, ZUCCA, PANCETTA E NOCCIOLE
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Tipo Ricetta: Riso
Autore:
Ingredienti
  • riso 500 g
  • zucca 1 butternut
  • funghi freschi 1 o secchi (4 bei cucchiai)
  • birra 1 bicchiere
  • pancetta affumicata 70 g
  • cipolla 1 piccola
  • acqua calda
  • sale
  • pepe
  • olio
Istruzioni
  1. Preriscalda il forno a 190°.
  2. Taglia la zucca a pezzi ed avvolgi ogni pezzo in un foglio di alluminio.
  3. Inforna la zucca e lasciala cuocere fino a che infilzandola con una forchetta ti accorgerai che è morbida.
  4. Schiaccia la zucca per ridurla in purea.
  5. In un tegame fai appassire la cipolla affettata sottilmente con un filo d' olio.
  6. Unisci la pancetta e falla rosolare.
  7. Unisci i funghi.
  8. Quando è pronto togli la pancetta dal tegame e tienila da parte.
  9. Unisci il riso alla cipolla e fallo tostare.
  10. Sfuma con la birra e poi lascia cuocere il riso aggiungendo acqua calda a sufficienza.
  11. Verso metà cottura versa la zucca nel tegame.
  12. Solo alla fine unisci la pancetta e spegni il fuoco.
  13. Nel frattempo che il risotto riposa, fai tostare qualche nocciola.
  14. Servi il risotto nei piatti individuali e decora con qualche granella di nocciola tostata prima di portare in tavola.

Nov 242014
 

Il profumo dell’ arancia mi fa pensare alle mani di Suor Rosa, un donnone alto e dal viso rubicondo che mi accoglieva tutte le mattine sulla porta dell’ asilo.

Doveva esserne ghiotta, per forza, perchè il suo era un profumo di scorza d’ arancia sempre fresco e persistente, i fazzoletti che teneva nella tasca profumavano d’ arancia, le chiavi della classe profumavano d’ arancia, i suoi abiti lo stesso.

La spremuta d’ arance di mia nonna mi ha accolta ad ogni ritorno da scuola, senza zucchero o con un bel cucchiaio di miele, mi aspettava lì sul tavolo in un bicchiere più alto di me.

Insomma, le arance nella mia vita sono state una certezza.

Durante l’ inverno ne grattugio la scorza e poi la conservo in freezer per quando ne ho bisogno perchè non si può mai sapere quando ti viene voglia!

Il profumo di una torta all’ arancia, di una glassa all’ arancia, di un cioccolatino all’ arancia e cointreau..su di me ha un effetto balsamico. Sui miei nervi in particolar modo…

Queste tortine sono soffici e profumatissime, si mantengono per parecchi giorni se ben conservate in una scatola a chiusura ermetica.

MINI BUNDT CAKE ALL' ARANCIA
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • farina 100 g
  • uova 2
  • tuorlo 1
  • la scorza grattugiata di 1 arancia
  • zucchero 100 g
  • lievito per dolci 1
  • olio 100 g
  • i semi estratti da un baccello di vaniglia
  • sale
  • zucchero a velo
Istruzioni
  1. Preriscaldare il forno a 180°.
  2. Setacciare la farina con il lievito.
  3. Montare i tuorli con lo zucchero.
  4. Incorporare le uova ed il tuorlo al composto.
  5. Versare l' olio a filo continuando a mescolare.
  6. Aggiungere la farina, un pizzico di sale, la scorza dell' arancia grattugiata ed i semini estratti dal baccello di vaniglia.
  7. Versare l' impasto in 6 stampi monoporzione.
  8. Cuocere in forno per 20 minuti.
  9. Quando le tortine saranno ormai fredde spolverizzarle con lo zucchero a velo.

Nov 212014
 

Sono sempre nel mio periodo “biscotti”, e deve essersi notato.

Avevo delle arachidi non salate che mi erano avanzate da un aperitivo e per non ripetermi con qualcosa di salato ho pensato di preparare dei biscotti : )

Dei biscottoni a dire la verità, generosi e con quel profumo di burro e zucchero integrale che insieme ricordano il caramello..

Ok, dei biscotti da svenirci sopra!

L’ impasto è abbastanza morbido e per farlo ben freddare in firìgo ci son volute un paio d’ ore abbondanti, ma per le cose buone si sa, ci vuole tempo..

BISCOTTI ALLE ARACHIDI
5.0 from 1 reviews
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • noccioline 120 g
  • burro 125 g
  • zucchero di canna scuro 125 g
  • uova 1
  • tuorlo 1
  • semini estratti da un baccello di vaniglia
  • farina 280 g
  • lievito per dolci 1\2 bustina
Istruzioni
  1. Preriscalda il forno a 180°.
  2. Batti il burro con lo zucchero.
  3. Unisci le uova una per volta.
  4. Setaccia la farina con il lievito ed i semini estratti dal baccello di vaniglia.
  5. Tosta le noccioline in padella per qualche minuto, poi lasciale freddare.
  6. Unisci le noccioline al composto.
  7. Avvolgi l' impasto in un foglio di pellicola e lascialo riposare in frigo per un paio d' ore.
  8. Stendi la pasta dei biscotti in uno spessore di circa 1 cm.
  9. Ritaglia dei grandi biscotti rettangolari ed inforna per 10 minuti.

Nov 192014
 

Qualche settimana fa è iniziata la mia avventura per Vetrina Toscana, un progetto della Regione Toscana a cui sono stata invitata a partecipare e che mi ha fatto riscoprire ancora una volta il mio territorio.

Sarà un post lungo questo, ma anche ricco di foto e di storia, attraverso cui cercherò di raccontarvi il legame tra il prodotto assegnatomi  (L’ Agnello del Centro Italia) e la mia terra.

Per prima cosa, l’ agnello, ovviamente!

“E’ l’agnello nato e allevato nel territorio dell’Italia centrale (in Abruzzo, sulle colline e montagne dell’Emilia Romagna, nel Lazio, Marche, Toscana e Umbria), ottenuto da una popolazione di ovini storicamente presente in questo areale, ad attitudine indifferenziata, detta genericamente “appenninica” e dalla quale si sono ottenute le attuali razze locali che danno origine ad un agnello da carne di ottima qualità. L’Agnello del Centro Italia si nutre esclusivamente di latte materno e di foraggi (freschi e/o essiccati), con piccole integrazioni di granaglie, quando necessario. Esso è molto apprezzato dal commercio e dagli allevatori in quando caratterizzato da: – elevata resa in carcassa; – rapido incremento ponderale. In commercio sono reperibili due tipologie di carcassa: “agnello leggero” (peso compreso tra gli 8 e i 13 kg) e “agnello pesante” (peso superiore ai 13 kg) – al netto di testa e corata. Generalmente il colore della carne è rosa chiaro o rosa e presenta una equilibrata copertura di grasso e la tipologia pesante di una conformazione compresa tra l’ottimo e abbasatanza buona. Il colore è molto importante per il fatto che il consumatore tiene conto di questo parametro per valutare “ad occhio” la tenerezza e la freschezza del prodotto. Il colore dipende dal tipo di muscolo, dall’età, dall’alimentazione assunta dall’animale. “

Qui e qui potete vedere qualche video interessante che riguarda il prodotto impiegato nella realizzazione della ricetta.

Qui invece potete leggere qualche informazione in più sull’ agnello del centro Italia.

Non c’ è modo migliore di fare la conoscenza di un luogo e di un popolo se non attraverso la sua tradizione culinaria, così vi riporto qui una piccola citazione :

“Semplicità e genuinità: questi gli elementi che contraddistinguono la cucina maremmana, ma non per questo priva di profumi e sapori, anzi l’ uso delle erbe profumate è uno dei principali segreti della cucina originaria: basilico, salvia, timo e pepolino, nepitella o erba da funghi..

E’ una cucina dai molteplici aspetti che non finiamo ma di scoprire, un po’ come il suo paesaggio così vario. Infatti la maremma è stata luogo di confluenza di genti e culture diverse che hanno influenzato la cucina rimasta dunque autoctona fino alla dominazione romana, manetendo la sua specificità.

E’ una cucina “ad occhio” perché il ricettario è la natura: 50 anni fa si seguivano le stagioni, si raccoglieva quello che cresceva nell’ orto e si cucinava per la gioia di cucinare, con amore e senza fretta.

Si basa su cibi semplici e frugalifatti con legumi, erbe, cipolle,m qualche fetta di pane, olio, ma anche di pesce e di carne, prime fra tutte, quella di cinghiale.

E poiché i piatti erano già saporiti, si usava pane non salato per non esagerare e rovinarne iul gusto.

E’ il ricordo di una vita strappata all’ incolto, la “Maremma amara” dei canti popolari, testimonianza della vita di pastori, carbonai, pescatori, contadini, cacciatori, mandriani e briganti.

Fu proprio così: dopo lo splendore della dominazione etrusca, fino al 1700 la Maremma grossetana fu flagellata dalla malaria, dalle ripetute alluvioni provocate dall’ Ombrone e dalla peste.

Era terra per gente mobile: gli Aldobrandeschi, suoi signori dal 973 si muovevano secondo le stagioni; tra il 1243 e il 1246, l’ Imperatore Federico II di Svevia soggiornò a Grosseto per il suo clima e per praticare la caccia; dal 1335 ebbe inizio, sotto la dominazione di Siena, l’ esodostagionale della popolazione verso le zone collinari e montuose per sfuggire alla malaria, l’ estatatura.

Per non parlare poi delle invasioni, assalti e saccheggi ad opera dei barbari (V sec.), pirati, imperatori e capitani di ventura che la devastarono fra il XIV e XV secolo.

Fu ritenuta dai Medici un possedimento da sfruttare e in cui “ospitare” delinquenti e ribelli (1593) e solo con la Reggenza Lorenese (1735) venne adottato un piano sistematico per risollevare l’ economia locale come nel 1738 con la concessione della libertà di esportazione del grano; nel 1758 con la costruzione delle saline delle Marze; e nel 1765 con l’ erogazione dei prestiti a tasso agevolato ai faccendieri.

L’ intervento più importante fu la bonifica idraulica eseguita fra il 1765 e il 1780, ripresa poi dal 1814 al 1824.

Ma fu il granduca Leopoldo II (1824-1859) di Lorena sostenuto dal ministro Vittorio Fossombroni e dall’ ingegnere Alessandro manetti, con l’ impiego di migliaia di lavoratori, a realizare la più grande bonifica con il recupero di 10.000 ettari di terreno paludoso, nel solo comprensorio castiglionese; fece costruire innumerevoli strade, acquedotti e fece impiantare pinete lungo i tomboli costieri e filari di pioppi ed eucalipti lungo i canali e gli stradoni di bonifica.

Nelle sue tenute della Badiola e d’ Alberese, cercherà di svecchiare l’ agricoltura con l’ installazione di olivi, viti, e gelsi, l’ allevamento di razze selezionate del bestiame e la meccanizzazione delle operazioni agricole.

Da allora il termine Maremma, dal latino Maritima, associano la pianura cosstiera adatta alle colture cerealicole; la fascia collinare del bosco mediterraneo, con olivi e viti; ed infine la montagna dai legni pregiati: ciliegi, noci, castagni, abeti, faggi.

Da questa terra si ricavano ingredienti semplici e prodotti locali alla base di piatti tipici di una cucina dalle origini povere e contadine.

Abbiamo così la zuppa di pane, il cipollato, la pasta e fagioli, la pasta e ceci, i crostini di cavolo, la zuppa di funghi, la scottiglia e il buglione.

Sono prodotti “tipici” e “tradizionali” perché collegati al tessuto economico-produttivo ed al contesto socio-culturale locale e che quindi contribuiscono all’ immagine del territorio in quanto espressione della storia, cultura e delle tradizioni dello stesso.”

La cucina tosacana è legata a tradizioni che si perdono nel passato remoto, il buglione è un piatto povero che affonda le proprie radici nell’ epoca medievale quando i padroni di tanto in tanto elargivano con generosità pezzi di carne che venivano messi a cuocere tutti insieme in un gran pentolone assieme a qualche erba aromatica ed un pizzico di sale.

Il termine “buglione” infatti, sta ad indicare questa grande e poco determinata varietà di pezzi di carne, per questo preparare il buglione con un solo tipo di carne può essere considerata una variazione dei giorni nostri sul tema originale.

Seppur di origini antiche la cucina toscana risulta essere estremamente versatile ed adattabile ai “gusti moderni”, ai palati che si son fatti più raffinati col passare del tempo.

La cucina toscana è una cucina semplice e varia, fatta di ricette che raccontano le diverse caratteristiche geografiche, sociale ed economiche del paese, così diverse tra loro che basta attraversare un fiume, un bosco, semplicemente affacciarsi al paese vicino per scoprire tradizioni e ricchezze culturali e gastronomiche nuove.

In una regione tanto varia e mutevole (anche nel paesaggio, ed è anche per questo che io adoro attraversare la Toscana in macchina), che siano ricette ricche o ricette povere, la cucina toscana è una cucina saporita, schietta, sincera, una di quelle cucine che danno conforto e certezze, sostanziosa e priva di vezzi seppur gentile e al contempo robusta.

Il segreto di una cucina dove la fanno da padrona le cotture semplici, i gusti decisi ed appetitosi, sta nella bontà della materia prima, nell’ eccellenza dei prodotti utilizzati, di prima qualità, ed è così che ogni piatto sancisce il legame stretto ed indissolubile tra natura e cibo.

La mia scelta non poteva dunque che ricadere su un piatto tradizionale della maremma come il buglione di agnello.

Ho utilizzato la spalla tagliata in piccoli pezzi a mo’ di spezzatino, la carne nel piatto finito era morbida, delicata e saporita!

Il sugo non deve rapprendersi poichè a cottura ultimata si usa mettere delle fette di pane tostato sul fondo del piatto e poi il buglione versato sopra.

La bontà di quel sugo saporito raccolto dal pane e la carne d’ agnello è qualcosa di incommensurabile.

Prodotto fornito da Vetrina Toscana: ristoranti, botteghe ed eventi enogastronomici in Toscana – e nello specifico dal Presidente del Consorzio IGP Agnello del Centro Italia, Virgilio Manini.

BUGLIONE D' AGNELLO
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Tipo Ricetta: Carne, Cucina Toscana
Autore:
Ingredienti
  • spalla d' agnello a pezzetti 1 kg
  • cipolla bianca 1
  • pomodori pelati 400 g
  • concentrato di pomodoro 1 cucchiaino
  • aglio 4 spicchi
  • rigatino 100 g
  • vino rosso
  • peperoncino 1
  • rosmarino 2 rametti
  • salvia 4-5 foglie grandi
  • carota 1
  • sedano 1 costa
  • aceto 1\2 bicchiere
  • olio
  • pane toscano a fette
Istruzioni
  1. Trita finemente la cipolla, il sedano e la carota.
  2. Sbuccia gli spicchi d' aglio e schiacciali con il palmo della mano.
  3. Riunisci la carne a pezzi in un contenitore e condiscila con il trito di cipolla, sedano e carota, gli spicchi d' aglio, il rosmarino, la salvia, l' aceto ed un paio di bicchieri di vino rosso.
  4. fai riposare la carne in frigo per tutta la notte oppure per qualche ora se non hai a disposizione tutto il tempo necessario.
  5. Al mattino, scola la carne dal resto degli ingredienti.
  6. A questo punto si può operare come per la carne di cinghiale, ovvero facendo asciugare la carne in un tegame senza consimento, gettando via l' acqua ogni volta che ne tira fuori fino a quando la carne avrà perso tutti i liquidi; oppure si può passare direttamente al momento successivo, ovvero alla cottura dello spezzatino.
  7. In un tegame con un poco d' olio fai rosolare il rigatino tagliato a pezzetti piccini, il peperoncino ed il battuto di cipolla, sedano e carota.
  8. Unisci la carne d' agnello e falla rosolare bene da ogni lato.
  9. Irrora la carne con un bicchiere di vino rosso e quando è sfumato unisci il pomodoro passato ed il concentrato.
  10. Aggiusta di sale.
  11. Lascia cuocere il buglione a fuoco lento e fai in modo che il sugo non si ritiri troppo altrimenti non avrai di che bagnare le fette di pane.
  12. Taglia a fette il pane e fallo abbrustolire su una piastra.
  13. Strofina un lato della fetta di pane con un poco d' aglio e disponi un paio di mezze fette sul fondo di ogni piatto.
  14. Versa il buglione con il suo sugo nei piatti e servi.

'Vetrina

Nov 172014
 

Il profumo di questi biscotti è forse la prima cosa che varrebbe la pena vi arrivasse attraverso queste pagine.

Il dolce peccaminoso del caramello, le mele fresche e croccanti che si fanno morbide e dolci, la cannella che avvolge tutto come una coperta calda e confortevole.

Ci sono poche cose in grado di cambiare un pomeriggio grigio e con la luce che va via presto lasciando spazio al buio e al freddo, e preparare una teglia di biscotti funziona sempre.

Questi biscotti qui in particolare sono biscotti giganti, grandi quanto il palmo di una mano e che ben si accompagnano ad una tisana alla frutta o ad un tè aromatizzato.

La loro consistenza è morbida, non tenderanno a seccarsi neanche nei giorni successivi così come non perderanno il loro profumo.

L’ unico consiglio che posso darvi è questo: considerato che la grandezza delle mele può variare (ed io in genere utilizzo mele piccine) fate prima un’ infornata con un biscotto di prova per testare la consistenza.

Quanto alla ricetta del caramello: in un pentolino versa 150 g di zucchero muscovado (o di canna integrale) con 30 ml d’ acqua. A parte scalda 130 ml di panna fresca.

Appena lo zucchero inizierà ad assumere la consistenza di uno sciroppo di colore leggermente ambrato, versa la panna nel caramello delicatamente per evitare schizzi.

Unisci al composto una noce di burro e versa il caramello in una teglia unta con un poco d’ olio.

Lascia raffreddare il caramello e poi taglialo a cubetti prima di inserirlo nella ricetta.

BISCOTTI CON MELE E CARAMELLO
5.0 from 1 reviews
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Tipo Ricetta: dolci
Autore:
Ingredienti
  • burro 125 g
  • zucchero muscovado 200 g
  • uova 2
  • semi estratti da un baccello di vaniglia
  • farina 300 g
  • fiocchi d' avena 270 g
  • caramello 200 g
  • cannella in polvere
  • mele rosse 2
Istruzioni
  1. Montare il burro con lo zucchero.
  2. Unire le uova.
  3. Setacciare la farina ed unirla poco alla volta al composto.
  4. Incorporare le spezie ed i fiocchi d' avena.
  5. Aggiungere il caramello e le mele tagliate a dadini piccolissimi.
  6. Preriscaldare il forno a 200°.
  7. Distribuire l' impasto in piccoli mucchietti sulla teglia da forno, magari con l' aiuto di un porzionatore da gelato.
  8. Cuocere per 8 minuti poi lasciar raffreddare su una gratella.

Nov 142014
 

C’ era già stata qualche tempo fa una ricetta di cinnamon rolls da queste parti, una versione monodose nei pirottini da muffin.

Del resto di dichiarazioni d’ amore folle alla cannella ce ne son state parecchie in questi anni, ed un’ altra versione di cinnamon rolls era di certo cosa scontata che prima o poi arrivasse!

Fatti lievitare e cotti nella padella di ghisa stavolta, ubriachi di cannella come sempre, sia all’ interno che all’ esterno dal momento che anche la padella / stampo è stata imburrata e poi spolverizzata di cannella e zucchero.

Io li preferisco appena fatti, morbidi , con quel profumo caldo di cannella.. che ti resta attaccata insieme allo zucchero sulle dita quando ne stacchi uno..

Dlìn Dlòn! Comunicazione di servizio!

Da oggi in edicola trovate Tu Crea, una rivista meravigliosissima alla quale ho avuto il piacere di prender parte!

Nei prossimi giorni gli dedicherò un post speciale : ))

CINNAMON ROLLS
5.0 from 2 reviews
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • farina 420 g
  • burro 45 g
  • latte 225 ml
  • zucchero 50 g
  • lievito di birra secco 10 g
  • uova 2
  • zucchero di canna integrale
  • cannella in polvere
  • burro 50 g
Istruzioni
  1. Scalda il latte con lo zucchero ed il burro.
  2. Sciogli il lievito nel latte tiepido.
  3. Unisci le uova battute al composto.
  4. Impasta la farina con il latte e lavora il composto per qualche minuto.
  5. Copri l' impasto e fallo lievitare per circa un' oretta fino a quando sarà raddoppiato.
  6. Quando l' impasto è raddoppiato stenderlo su un piano infarinato.
  7. Fai fondere 50 g di burro e spennella con questo la superficie della pasta.
  8. Cospargi la pasta di zucchero e cannella in polvere, poi arrotolala su se stessa.
  9. Taglia il rotolo in fette spesse circa 2 dita.
  10. Imburra una tortiera e poi cospargila di zucchero e cannella sul fondo e sui lati.
  11. Adagia le fette di cinnamon rolls nella tortiera distanziandole un poco le une dalle altre.
  12. Coprire la tortiera con un panno e lasciar lievitare per circa 30 minuti.
  13. Preriscalda il forno a 180°.
  14. Cuoci i cinnamon rolls per 20 minuti.
  15. Fuori dal forno cospargi i cinnamon rolls con del miele o dello sciroppo d' acero o succo d' agave.
Nov 122014
 

Ricordo che quando ero piccina e mi mandavano al forno a comprare il pane, tornando a casa non facevo che abbracciarlo e “strizzarlo” : )

Perchè quello che mi è sempre piaciuto molto del pane è sì il profumo, il sapore, l’ atto in sè per sè considerato di prepararlo con amore e pazienza, ma sopra ogni cosa il rumore.

La crosta fragrante che fa “crack” con un colpo secco, quel rumore sordo da cui si capisce che il pane è ben cotto..

Poi va da se che di tutte le briciole che si creavano ad ogni mia strizzatina e che finivano sul fondo della busta di carta, finivano per essere sbocconcellate durante il tragitto.. la capacità di beccare briciole che neanche un pulcino esperto..

Questo pane fa “crack” e ve lo posso garantire, profuma di lievito e di pazienza, si potrebbe mangiare così senza nulla oppure con una noce di burro per merenda : )

A tal proposito tutta la bellam mollica alveolata è andata a farsi friggere nella foto perchè io ho tagliato il pane ancora caldo appena uscito dal forno per poterlo spalmare di burro e mangiarlo ancora caldo caldo : )))))

PANE DI FARRO INTEGRALE
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Tipo Ricetta: Lievito
Autore:
Ingredienti
  • farina di farro integrale 935 g
  • acqua 610 ml
  • pasta madre 270 g
  • olio 1 cucchiaio
  • sale
Istruzioni
  1. Fai scioglier ela pasta madre con l' acqua.
  2. Aggiungi la farina a poco a poco e cominci ad impastare.
  3. Copri l' impasto con un panno e lascialo riposare per circa 1 ora.
  4. Incorpora l' olio ed il sale all' impasto e poi adagialo in un cestino rigapane ben infarinato.
  5. Lascia che il pane raddoppi, il tempo necessario dipenderà dalla temperatura e dall' umidità del luogo in cui ti trovi.
  6. Preriscalda il forno a 200°.
  7. Sforma il pane su una teglia e cuocilo in forno caldo per circa 40 minuti.
  8. Per avere la certezza che il pane sia cotto prova a sollevarlo e a "bussare" sul fondo.

Nov 102014
 

Di parole sulla farina  di castagne   ne son state spese a milioni in questo blog dal nome palesemente evocativo.

Eppure ci sono ancora moltissime ricette che preparo con la farina di castagne e delle quali non vi ho parlato.

Mia mamma prepara una buonissima torta con farina di castagne, pinoli ed uvetta, io spesso preparo questi biscotti qui.

Mi piacciono moltissimo mangiati al naturale ma sono buonissimi se spalmati con un velo di marmellata di albicocche per esempio oppure di salsa al caramello, o ancora semplicemente passati per metà nel cioccolato fuso.

Il sapore del caffè mi piace molto abbinato a quello delle castagne in generale e a quello della farina di castagne in questo caso.

I puntini più scuri che vedete nelle foto sono l’ effetto dello zucchero muscovado, che con il suo profumo speziato e dolce arricchisce di molto questi semplici biscotti.

 

BISCOTTI CON FARINA DI CASTAGNE E CAFFE'
5.0 from 1 reviews
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Tipo Ricetta: Biscotti
Autore:
Ingredienti
  • farina di castagne 250 g
  • farina 00 250 g
  • zucchero di canna scuro o muscovado 150 g
  • burro 250 g
  • uova 1
  • tuorlo 1
  • caffè 4 cucchiai
  • lievito per dolci 1\2 bustina
Istruzioni
  1. Setaccia le farine e mescolale allo zucchero e al lievito.
  2. Incorpora il burro morbido, unisci le uova una per volta ed il caffè.
  3. Avvolgi l' impasto in un foglio di pellicola e lascialo riposare in frigo per 30 minuti.
  4. Preriscalda il forno a 180°.
  5. Stendi l' impasto su un piano infarinato e poi ritaglia i biscotti nella forma che preferisci.
  6. Cuoci i biscotti in forno per 15 minuti.

 

Nov 072014
 

Questo è il dolce senza nome.

O meglio, un po’ come in Colazione da Tiffany così come Holly Golightly aveva chiamato il suo gatto “Gatto”, così io chiamo la mia treccia “Treccia”.

Una ricetta che ho scoperto durante un viaggio in Trentino qualche tempo fa, a Valles per la precisione (dunque se qualcuno è di quelle parti e vuole delucidarmi io son ben contenta!!).

Avevamo assaggiato questo dolce durante una merenda pomeridiana ed io che son molesta di natura ho voluto a tutti i costi la ricetta.

E l’ ho ottenuta : )

Una ricetta senza titolo però, se non una spiegazione veloce che è un dolce di origini austriache.

Così l’ ho ribattezzato “Treccia”.

Non c’ è burro in questo dolce nè olio e tende a seccarsi velocemente già dal giorno dopo pur restando buonissimo ugualmente.

Già che io sono una furba ho impiegato tutto l’ impasto per fare una unica treccia, gigante, ma se volete potete dividere l’ impasto e preparare due trecce oppure dimezzare le dosi e prepararne una solamente.

Per il ripieno ho optato per una crema di nocciole e cioccolato ma anche la classica non-nutella fatta in casa andrà benissimo. Anzi…

TRECCIA
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • farina di grano duro 500 g
  • farina di grano tenero 500 g
  • sale 2 cucchiaini
  • zucchero a velo 150 g
  • lievito di birra fresco 1 1\2 cubetto
  • latte 500 ml
  • albumi montati a neve 3
  • crema al cioccolato
Istruzioni
  1. Sciogli il lievito nel latte tiepido.
  2. Amalgama le farine setacciate con il lievito, il latte, lo zucchero ed infine aggiungi il sale.
  3. Monta gli albumi a neve ed incorporai delicatamente al composto.
  4. Copri l' impasto e lascialo lievitare fino a che non avrà raddoppiato il suo volume.
  5. Dividi l' impasto in due.
  6. Stendi la pasta in due rettangoli e spalma la crema al cioccolato sulla superficie di entrambe.
  7. Arrotola ogni rettangolo su se stesso e poi una volta ottenuti due rotoli intrecciali tra loro ripiegando il punto d' unione verso il basso.
  8. Disponi la treccia su una placca da forno e lasciala lievitare ancora per un' ora circa.
  9. Preriscalda il forno a 180° q cuoci il dolce in forno già caldo per 30-40 minuti.
  10. Cospargi di zucchero a velo prima di servire.
  11. ° per 30-40 minuti.

Nov 052014
 

Periodo autunnale in cui in casa sembriamo aver riscoperto il piacere di fare gli gnocchi, dopo quelli di zucca adesso è la volta di quelli con la farina di castagne, ingrediente immancabile nella mia dispensa!

Piccoli, morbidi e tondi gnocchi che si lasciano mangiare con facilità, quasi fossero ciliegie ed uno tira l’ altro.

Del resto c’ è da dire che le castagne per me sono il simbolo di questa stagione che cambia e che apre le porte ad un lungo inverno.

Di ritorno dal Crastatone che si è svolto a Piancastagnaio proprio lo scorso week end non potevo che riaffacciarmi sul blog con rinnovato vigore : )

Ho scelto radicchio e gorgonzola per il condimento, il sapore amarognolo della verdura abbinato alla dolcezza della farina di castagne e alla sapidità del gorgonzola.

Uno dei miei abbinamenti preferiti durante l’ autunno ma anche durante l’ inverno, sebbene questi gnocchi siano figli del caso, di un pranzo in cui il gorgonzola ed il radicchio son stati impiegati altrove.

Ma si sa che le cose belle (e buone) accadono anche per caso, così nel mentre che aspettavo di poter proseguire coi preparativi delle altre ricette mi son messa ad impastare due gnocchi così, su due piedi, per semplice istinto (e gola..), con la scusa di far fuori la farina vecchia che la nuova sta per arrivare!

GNOCCHI DI CASTAGNE CON RADICCHIO E GORGONZOLA
4.3 from 3 reviews
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Tipo Ricetta: Primi
Autore:
Ingredienti
  • patate 1 kg
  • farina di castagne 100 g
  • farina bianca 200 g
  • sale
  • uovo 1
  • radicchio
  • gorgonzola
  • aglio
Istruzioni
  1. Cuoci le patate in acqua fredda fino a quando saranno morbide.
  2. Scolale, sbucciale e passale allo schiaccia patate.
  3. Lascia che le patate si raffreddino completamente.
  4. Setaccia le farine ed impastale con le patate.
  5. Unisci l' uovo ed un pizzico di sale.
  6. Ricava dall' impasto tante palline grandi poco più di una nocciola.
  7. Taglia il radicchio finemente, poi fallo appassire in padella con un filo d' olio ed uno spicchio d' aglio.
  8. Aggiusta di sale.
  9. Cuoci gli gnocchi in acqua salata e quando vengono a galla scolali.
  10. Condisci gli gnocchi con il radicchio stufato ed un po' di gorgonzola sbriciolato.

Nov 032014
 

Sono un dolce tipico abruzzese, e sebbene noi non si abbia origini abruzzesi (se non acquisite : )))) ) le ferratelle sono state spesso la nostra merenda da bambini.

Mia mamma aveva un vecchio ferro rettangolare e scuro, una di quelle cose “vintage” che mi riprometto sempre di portarmi a casa. eheh….

Io ho un ferro “dell’ epoca moderna”, comprato in una bottega in Abruzzo, che incide le ferratelle con questo bel disegno che adoro e che come ha detto qualcuno su Instagram commentando la foto “sembra pizzo”.

Le ferratelle si chiamano ferratelle nel Teramano e sono così sottili come quelle che ho fatto io.

Nel chietino si chiamano “pizzelle” e sono leggermente più alte, non come dei waffles ma una via di mezzo, e si preparano con un ferro diverso naturalmente, con le scanalature più profonde.

La mia amica L. mi ha detto che da lei a Scanno sono più alte rispetto a queste che ho fatto io ma si chiamano ugualmente ferratelle.

Quindi…. fate un po’ come preferite! : )

Io le divoro così semplici semplici appena fatte, ma mi piacciono molto farcite di marmellata o crema al cioccolato.

A volte poi le intingo nel cioccolato fuso e via.

Dipende da quanto bisogno ho di dolce : )

Per colazione lo scorso week end le abbiamo mangiate spalmate di marmellata di rabarbaro ed accoppiate a due a due.

FERRATELLE
5.0 from 1 reviews
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Tipo Ricetta: Dolci
Autore:
Ingredienti
  • uova 3
  • olio 6 cucchiai
  • zucchero (per me di canna) 6 cucchiai
  • farina q.b. circa 13-15 cucchiai
  • sale
  • la scorza grattugiata di 1 limone
  • semi estratti da 1 baccello di vaniglia
Istruzioni
  1. Batti le uova con lo zucchero.
  2. Incorpora l' olio, la vaniglia e la scorza grattugiata del limone.
  3. Unisci la farina poco alla volta, potrebbero non servirti tutti i 13-15 cucchiai come invece potrebbe servirtene qualcuno di più.
  4. La pastella dovrà "scrivere", ovvero tirandone su un cucchiaio e poi lasciandola ricadere nell' impasto non dovrà essere liquida da perdercisi dentro ma neanche troppo solida. Il ghirigoro che farà cadendo dal cucchiaio dovrà restare per un poco impresso sul resto della pastella.
  5. Ungere con dell' olio lo stampo per ferratelle.
  6. Porre lo stampo sul fuoco e lasciarlo scaldare per bene.
  7. Versare un cucchiaio di impasto al centro del ferro e chiuderlo esercitando un po' di pressione.
  8. Dopo circa 30 secondi girare il ferro dall' altro lato e far cuocere anche qui per 30 secondi circa.
  9. Aprire il ferro ed estrarre la ferratella.
  10. Continuare così fino ad esaurimento di tutta la pastella.
Oct 312014
 

La non ricetta di oggi è una delle cose più buone mai mangiate in questo periodo e dato che noi più che da feste Halloweeniane siamo tipi da  Crastatone, questo week end ci concediamo una ricetta che è a metà tra una festa di Halloween ed una celebrazione della stagione autunnale con tutti i suoi frutti.

Una ricetta di una semplicità disarmante, tra le altre cose, che potete improvvisare anche all’ ultimo minuto!

Qualche fetta di pane di segale, un bel pezzo di fontina e del brodo appena fatto. Ah, e la zucca, ça va sans dire…

Al posto della fontina spesso utilizzo il taleggio o qualche altra toma dalla consistenza morbida e filante, al posto del pane di segale un pane integrale (ma anche il comune pane bianco va bene eh..) di quelli con la mollica ben compatta, non un pane in cassetta per intenderci.

La zucca dev’ essere piccola per poter essere servita individualmente ma sopratutto per poter cuocere in tempi onesti in forno: per una zucca piccina come questa ho impiegato più di un’ ora…

Una volta che la zucca si sarà cotta, la polpa morbida ed il formaggio filante non resterà che affondare il cucchiaio dentro e raccogliere in un solo colpo parte della zucca e della zuppa di pane e formaggio!

ZUPPA DI PANE E FONTINA NELLA ZUCCA
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Tipo Ricetta: Zuppe
Autore:
Ingredienti
  • zucca 1 a commensale
  • pane di segale
  • fontina
  • brodo vegetale o di carne
  • sale
  • pepe
Istruzioni
  1. Taglia la calotta alla zucca.
  2. Con un cucchiaio scava l' interno della zucca privandola di semi e filamenti.
  3. Condisci l' interno della zucca con sale e pepe.
  4. Affetta il pane e taglia la fontina a pezzetti.
  5. All' interno della zucca costruisci degli strati alternando pane e formaggio.
  6. Termina tutto con un ultimo strato di formaggio e poi versa delicatamente del brodo all' interno così da ammorbidire la zuppa.
  7. Rimetti la calotta alla zucca e cuocila in forno già caldo a 200° per almeno un' ora\un' ora e mezza.
  8. Per sapere se la zucca è pronta solleva la calotta e prova ad infilzare la polpa della zucca con uno spiedino. Se la polpa è morbida puoi sfornare la zucca.

 

Oct 292014
 

Qualche tempo fa avevo pubblicato qui nei paraggi una vellutata di cavolfiore con crostini ed alici al tartufo.

Una delle mie preferite di sempre, per essere onesti!

E’ che il cavolfiore in casa non piace proprio a tutti, io personalmente lo divoro anche semplicemente cotto al vapore e condito con sale ed olio, ma per i più diffidenti ho imparato che ci vuole la vellutata di cui sopra, una fonduta per prepararlo gratinato al forno oppure una zuppa delicata e leggera come quella di oggi.

Le mandorle devono essere di quelle buone, dolci e profumate.

Questa zuppa è l’ ideale per scaldare le fresche serate autunnali che sono arrivate così all’ improvviso : )

ZUPPA DI CAVOLFIORE E MANDORLE
3.0 from 1 reviews
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Tipo Ricetta: Zuppe
Autore:
Ingredienti
  • cavolfiore 1
  • latte 700 ml
  • scalogni 2
  • burro 1 noce
  • sale
  • pepe
  • mandorle a scaglie
Istruzioni
  1. Cuoci il cavolfiore in acqua salata fino a che sarà morbido.
  2. In un tegame fai appassire gli scalogni finemente tritati con il burro.
  3. Quando il cavolfiore è cotto, scolalo e frullalo al mixer insieme al latte.
  4. Versa la crema di cavolfiore nel tegame con gli scalogni e lascia cuocere per una decina di minuti.
  5. Aggiusta di sale e pepe.
  6. Tosta le scaglie di mandorle velocemente in padella.
  7. Suddividi la zuppa di cavolfiore nei piatti individuali e servi con le mandorle a scaglie.