Loving People Through Food
Apr 082012
 

 I’ ll Be There For You, The Rembrandts


La giornata di ieri è cominciata così..
Mi sono svegliata ancora un po’ stordita dal giorno prima, il mio compleanno, i regali, le sorprese, le emozioni inaspettate.. vabbè, e poi ho pensato che tutta l’ energia che avevo dentro avrei potuto riversarla in cucina..
C’ era il contest della Ely che mi frullava nella testa, un cielo grigio fuori dalla finestra.. e il tuono del temporale in arrivo mi ha definitivamente convinta: era proprio una giornata da risotto!!!
E così, stivali di gomma ai piedi ed ombrellino trasparente sono andata a procacciarmi gli ingredienti al mercato senza avere la più pallida idea di cosa comprare!

Poi, l’ ideona.. tutti questi carciofi, il pesce fresco, e ancora carciofi.. quasi quasi ne faccio uno alla giudìa.. mmm…
Metto l’ olio nella pentola, aspetto che si riscaldi ben bene, nel frattempo pulisco i carciofi e zac ce li tuffo dentro uno alla volta.
Peccato che avessi le mani umide e in un attimo l’ acqua è colata nell’ olio che è uscito dal tegame che è finito sul gas che ha fatto una fiammata fino ad avvolgere la cappa, ho lanciato un urlo, ho dato un colpo a colui con cui divido la cucina (e non solo. forse. vediamo dopo quello che è successo.) per non farlo ustionare e… gli ho rotto il terzo dito del piede. Della serie.. Buona Pasqua!!!
E m’ è venuta in mente questa puntata di Friends, in cui Monica accidentalmente taglia il mignolo a Chandler…
Ecco.. il pranzo era buono.. il risotto una delizia.. è pure spuntato un pallido sole.. peccato che ora abbia un “invalido” dentro casa che ha fame, ha sete, magari una Coca fresca, ah, fresca non c’è? la puoi mettere in frigo?, me lo passi tu non mi posso muovere, ah ciao sei tornata, ah solo questa avevano? ma puoi riscendere a vedere se hanno sfornato altra pizza? ecc ecc ecc ecc ecc………..
Ovvia, fatelo questo risotto perchè ne vale davvero la pena… ma servitelo su un carciofo al forno. O bollito. O asciugatevi taaaaaanto bene le mani prima di friggerlo!!!!!!
A meno che non vogliate trasformare la vostra cucina nel set di un film con Bruce Willis….

RISOTTO ALL' ASTICE E SPUMANTE NEL CARCIOFO ALLA GIUDIA
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Autore:
Ingredienti
  • riso baldo 200 gr
  • carciofi romaneschi 2 + 1 per ogni commensale da fare alla giudìa
  • astice 1 da 600 gr circa
  • spumante secco
  • burro
  • brodo vegetale
  • sale
  • aglio 2 spicchi
  • olio EVO
  • olio di semi (1 seme solamente)
Istruzioni
  1. In una padella scaldare un filo d' olio con uno spicchio d' aglio.
  2. Prendere l' astice ancora vivo e tagliarlo a pezzi.
  3. Mettere l' astice a pezzi nella padella con l' aglio.
  4. Dopo due minuti sfumare con lo spumante e far cuocere per 5-6 minuti.
  5. Se vi fa un po' impressione tagliare a pezzi un' astice vivo, potete cuocerlo in una pentola capiente con l' acqua in ebollizione per 6 minuti, ma secondo il mio pescivendolo non è la stessa cosa. Vabbè, ma lui ormai sta nel giro, credo che non gli faccia più impressione niente!!!! A me invece sì...
  6. Estrarre la polpa dall' astice e dalle chele con l' aiuto di uno schiaccianoci per frantumarle.
  7. Nel frattempo versare un filo d' olio nella padella e far rosolare 1 spicchio d' aglio.
  8. Pulire 2 carciofi e tagliarli a piccoli spicchi.
  9. Rosolare i carciofi insieme all' aglio, sfumare con un po' di spumante e far cuocere per pochi minuti.
  10. I carciofi non dovranno disfarsi ma restare un po' croccanti.
  11. Una volta pronti, tenere i carciofi da parte e nella stessa padella in cui sono stati cotti far tostare il riso.
  12. Sfumare il risotto con dello spumante e continuare la cottura con il brodo (caldo) necessario.
  13. Nel frattempo scaldare un pentolino con l' olio di semi.
  14. L' olio dovrà essere abbondante e ricoprire completamente il carciofo.
  15. Quando l' olio sarà bollente immergere il carciofo a testa in giù e lasciarlo friggere vivacemente per qualche minuto.
  16. A pochi minuti dal termine della cottura del riso unire i carciofi e la polpa dell' astice.
  17. Scolare il carciofo fritto su un foglio di cartapaglia.
  18. A cottura ultimata mantecare il risotto con una piccola noce di burro e far riposare un paio di minuti.
  19. "Farcire" ogni cuore di carciofo alla giudìa con un mestolo di risotto.
  20. Servire caldo.

Con questa ricetta partecipo al contest della Ely:

 

La signorina Pici e Castagne

  10 Responses to “RISOTTO ALL’ ASTICE E SPUMANTE NEL CARCIOFO ALLA GIUDIA”

  1.  

    buona pasqua mi hai fatto veramente ridere di cuore, mi sono immaginata la scena comunque sto’ ragazzo e’ un santo a stare vicino ad una polveriera come te! la ricetta bella e buona ma io non potrei farla al mio lui non piacciono le ammucchiate (di cibo che pensavi!) barbara oggi per andare in contrtendenza cucina polpo al sugo con patate! ciao alla prossima

  2.  

    Ohhhh mamma mia ora per colpa mia rimanevi invalida!!!! Oh Signurrrr, ma che risottino mia cara! Favoloso! Hai avuto un’idea meravigliosa!!!! Grazie per aver pensato a me ora vado ad aggiungere!!!!
    Baciii

    •  

      Grazie Ely!!! infatti il mio fidanzato ha apprezzato il risotto ma non il dito rotto… povero :O(
      un onore partecipare al tuo contest, bacissimi!!

  3.  

    Misericordia Serena, è uno spettacolo pirotecnico il tuo risotto!!!

  4.  

    wow senza parole è spettacolare questo piatto complimenti ed inbocca al lupo x il contest!!! 🙂

    •  

      si.. spettacolare senza ombra di dubbio.. con tanto di fuochi d’ artificio e l’astice che camminava per la cucina… O_O però è vero. era proprio buono!!!!!

  5.  

    questa è un’opera d’arte, non è mica una ricetta.
    Accidenti a te! (con affetto) sto leggendomi le tue ricette ad una ad una (per l’ennesima volta!) per il sorteggio di cinzia ma ogni volta non mi sento all’altezza e abbandono. Devo decidermi e buttarmi, oppure tu sei autorizzata ad uccidermi! ; )

    •  

      eheheh…. ti immagini? dà dà dà dàààà… pici e castagne: licenza di uccidere…. ahahahah…
      ma non dire queste cose Sere!!!!! altro che all’ altezza… tu sei ben oltre la mia modesta statura.. e quella che tu chiami opera d’ arte in realtà è stata un delitto perfetto, con tanto di piede rotto!!! ma si sa, dalla sofferenza gli artisti traggono taaaaanta ispirazione.. il fatto che la sofferenza in questo caso sia stata altrui, bè,… sorvoliamo và…

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