Feb 202012
Oggi niente ricette. Niente ricette mie, almeno!
Oggi vi racconto di un colpo di fulmine.
Ah, le scrippelle ‘mbusse… galeotto fu “Il Bacucco d’ Oro“, piccolo locale a Mutignano di Pineto, nella provincia di Teramo, dove è difficile non innamorarsi, perchè appena si varca la soglia e ci si lascia alle spalle un insolito metro e sessanta di neve, proprio di amore si viene circondati, sfamati, saziati, per accorgersi che non se ne può più fare a meno e che se in cucina non c’è amore non è la stessa cosa.
Certificato come ristorante tipico di cucina tradizionale abruzzese, verificato ed approvato dall’ Istituto Quaser, vincitore di concorsi come Lu Carrature d’ Ore, Il Bacucco d’ Oro è gestito da proprietari che amano la loro terra, amano il loro cibo, la loro cultura, e servono quest’ amore in tavola, col sorriso. Sempre.
Questa parentesi odierna non vuole affatto essere scambiata per una recensione, perchè di certo non assomiglio ad Anton Ego (ve lo ricordate il film Ratatouille, vero?), insomma, io non sono proprio nessuno ecco, sono solo un’ amante della cucina, quella vera, intesa come cibo e come ambiente, e ci tengo a condividere le esperienze che faccio all’interno della mia cucina e al di fuori, nelle cucine degli altri.
Ebbene, quello che si compie tra i fornelli del Bacucco d’ Oro è pura magia.. la tradizione della cucina teramana prende vita, si trasforma in qualcosa che ti riempie il cuore di intima gioia, che viene dal passato e sa di tradizione, di storia, di cultura, assumendo la forma di scrippelle ‘mbusse, di capriolo con polenta, di pasta alla pecorara, di pasta allo sparone, di virtù, di tatù, di pizza dolce, di neole,…
Francesco (uno dei proprietari che gestisce il locale, a conduzione familiare peraltro) non crede negli aperitivi cenati, nelle carni che vengono da lontano, nelle fragole a dicembre.. lui crede nella cultura alimentare, nelle stagioni, nella terra, nella propria storia convinto che la conoscenza di tutto questo ci salverà dalle mode del momento, dall’ indifferenza alimentare che lui combatte con il suo spirito allegro e positivo, sempre disposto a scambiare due chiacchiere con i suoi ospiti, (perchè di quello si tratta, non di clienti), a rispondere ad ogni curiosità sul cibo, sui piatti che propone, con uno scintillio negli occhi che contraddistingue lo sguardo di chi la passione ce l’ha per davvero. E con questa passione sfida il mondo, quello che gira veloce, che si perde le cose importanti, che non le sa vedere e riconoscere più.
Ad ogni modo, torniamo alle scrippelle ‘mbusse (crespelle ‘mbusse cioè bagnate) di cui mi sono follemente invaghita: sono delle crespelle molto sottili, quasi un velo trasparente, farcite con del formaggio grattugiato ed un pizzico di noce moscata, poi arrotolate strette su loro stesse, adagiate nel piatto fondo e coperte di brodo di gallina bollente..
Vanno mangiate rigorosamente seduti, possibilmente ben ancorati alla sedia e al tavolo: potrebbe girarvi la testa dall’ estasi della bontà.
IL BACUCCO D’ORO
Via del Pozzo, 8
64038 Mutignano di Pineto (Te)
Tel./Fax +39 085.936227
info@bacuccodoro.it
www.bacuccodoro.com
IL BACUCCO D'ORO... E LE SCRIPPELLE 'MBUSSE | Print |
Tipo Ricetta: Primi
Autore: Serena Angelini
Ingredienti
- uova 2
- acqua 1 bicchiere
- sale
- farina q.b.
- pecorino o parmigiano grattugiato
- noce moscata
- olio EVO
- brodo di gallina
Istruzioni
- Mescolare insieme le uova, con l'acqua, il sale e la farina necessaria ad ottenere un impasto abbastanza liquido, quindi ci vorranno circa un paio di cucchiai di farina.
- Ungere una padella con un filo d' olio e scaldarla sul fuoco.
- Versare un mestolo di impasto nella padella e spanderlo velocemente per non farlo rapprendere subito in modo da ottenere una crespella molto sottile.
- Finito di preparare tutte le crespelle, cospargere ognuna con un po' di formaggio grattugiato ed un pizzico di noce moscata.
- Arrotolare bene le crespelle su se stesse ed adagiarle senza sovrapporle sul fondo di una scodella.
- Versare un mestolo di brodo bollente sulle scrippelle.
- Servire con dell'altro formaggio grattugiato a parte.
- Originariamente questo piatto veniva preparato con il brodo di maiale ma oggi si usa più spesso quello di gallina o addirittura di manzo o tacchino.
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