Loving People Through Food
Mar 312014
 
 
Tanto per riprendere il filo rosso della scorsa settimana, ecco il pane con cui ci siamo deliziati durante il nostro pranzo simil trentino.
La ricetta è presa da un libro che si chiama “Il pane delle Dolomiti” e che penso di aver sfogliato più del dizionario di inglese a scuola.
 
La verità è che io ho una mania -una delle tante eh- che è quella di comprare libri di cucina durante i viaggi.
Ora, è facile pensare di andare a Parigi e comprare un libro sui macarons -sò bravi tutti- così come di andare in Spagna e accaparrarsi il vademecum per la Paella perfetta.
Ma io son stata capace di andare a Cuba e cercare libri di cucina in un paese che se trova da mangiare è già un miracolo, eppure son tornata a casa coi miei due libricini formato bignami sulla cucina cubana. Mai fatta una ricetta, ma questo è un altro discorso.
Idem per il viaggio in Tunisia di qualche anno fa in cui al posto delle Oasi avevo come miraggio una libreria, ma alla fine ce l’ ho fatta: ho trovato una libreria ed un libro di cucina tunisina. Ho perso l’ unico autobus e gli ho corso dietro, ci son salita su sudata fradicia come un topo ma con un bel sorriso e circondata da sguardi fermi e circospetti che lasciavano poco all’ immaginazione del pensiero (non erano compliemnti alla mia intelligenza, di questo son certa).
Anche lì, non ho fatto neanche una ricetta. Ma l’ importante è partecipare, o no?
 
Ma stavolta no. Nossignore. Stavolta il mio libro me lo son portato a casa, l’ ho sfogliato tutto, messo orecchiette alle pagine che mi piacciono di più e fatta anche la prima ricetta.
Le pagnotte Laugen.
Somigliano tanto ai soft pretzel, bagnate in quella soluzione di acqua, sale e bicarbonato che gli conferisce quell’ inconfondibile profumo e sapore.
Da brava scolaretta ho seguito la ricetta passo passo con un’ unica variazione: il cumino l’ ho messo nell’ impasto e non all’ esterno dove mi son limitata a cospargere le pagnotte con un po’ di sale di Maldon.
Mi piace l’ effetto di questo tipo di sale sul pane.
Le pagnottine potevo anche inciderle più profondamente a pensarci bene, e forse l’ effetto sarebbe stato migliore, ma vi assicuro che son buone da morire.
Morbide e profumate, color cioccolato e con tanto sale sopra.
 

PAGNOTTE LAUGEN
4.5 from 4 reviews
Print
Tipo Ricetta: Pane
Autore:
Ingredienti
  • farina 00 250 g
  • farina 0 250 g
  • lievito di birra 25 g
  • zucchero 1 cucchiaino
  • acqua fredda 270 g
  • burro a dadini 30 g
  • sale 10 g
  • cumino (io ne ho usati due cucchiai nell' impasto e non sulla superficie delle pagnotte)
  • sale grosso (per me Sale di Maldon)
  • acqua 500 g
  • bicarbonato di sodio 4 cucchiaini
  • sale 1 cucchiaino
Istruzioni
  1. Sciogliere il lievito nell' acqua.
  2. Impastare le farine con l' acqua e lo zucchero.
  3. Lasciar lievitare l' impasto per 15 minuti.
  4. Incorporare il sale ed i semi di cumino.
  5. Aggiungere il burro morbido e lavorare l' impasto per almeno 10 minuti.
  6. Coprire l' impasto e lasciarlo lievitare finchè sarà raddoppiato.
  7. Dividere l' impasto in 24 palline o pagnotte un po' più grandi (io ho optato per dei panini dalla forma leggermente allungata e ne son venuti 10).
  8. Portare a bollore l' acqua con il bicarbonato ed il sale.
  9. Preriscaldare il forno a 180°.
  10. Quando bolle immergere le pagnottine nella soluzione di acqua e bicarbonato per circa 20-30 secondi avendo cura di girarle in modo che la soluzione bagni tutta la superficie.
  11. Scolare le pagnottine di volta in volta ed adagiarle su una placa ricoperta di carta forno.
  12. Incidere leggermente la superficie delle pagnottine e lasciarle lievitare per 20 minuti circa.
  13. Cospargere le pagnottine di sale grosso o sale di Maldon come nel mio caso.
  14. Infornare e cuocere per 20 minuti fino a quando avranno preso un bel colore marrone.

 

La signorina Pici e Castagne

  39 Responses to “ The Perfect Bite : : PAGNOTTE LAUGEN”

  1.  

    Innanzitutto mi hai fatta sbellicare dalle risate nel leggerti mentre rincorrevi un autobus ( il paragone con il topo rende parecchio) e di ciò ti ringrazio perchè ho iniziato il lunedì lavorativo con un diavolo per capello e ancora non lo so come ci arrivo a stasera…. Il pane (ma va? si chiama Laugen?) so essere buonissimo, ma non l’ho mai fatto non avendo la ricetta (se non sai che si chiama Laugen mica la trovi), ora però ci posso provare perchè con i golosoni che mi girano per la casa so già che sarebbe gradito… e poi, vuoi mettere un bel panino del genere con della salsiccia secca affumicata ed una Weissbier? E dire che voglio dimagrire….seeee…..
    Un abbraccio!!!

    •  

      eheheeh ma tu avresti dovuto vedermi all’ opera!!! io quando voglio qualcosa sembro un furetto.
      io prima ho acquistato il libro così a scatola chiusa, poi ho scoperto che si chiamavano pagnotte Laugen… tanto per non smentirmi mai!
      ti abbraccio anche io. e se ci riusciamo vuol dire che tanto cicce non siamo!!! : )

  2.  

    Finalmente hai ceduto anche tu ai laugenbrot! Tutto quel profumo ti ha convinta, eh!! 😉
    Bellissimi e, ne sono certa, stra-buoni!

  3.  

    Mmmh i panini di sils (come li chiamiamo noi sfitzeri)
    Adoro!
    Hai mai provato i gipfel di sils?
    Ecco, adesso ne ho voglia 😀
    Buon inizio settimana Miss Pici!
    Un bacio
    Lou

  4.  

    bellissimi!! i panini della nonna di Heidi!

  5.  

    Non non riesco a capacitarmi del fatto che continuo ad accumulare libri di cucina senza provarli. Li sfoglio, mi segno le ricette e poi niente cadono nel dimenticatoio. Dovrei escogitare un sistema, tipo un libro al mese e per quel mese fare almeno una ricetta. Dovrei, ma poi non lo faccio mai. Per fortuna non sono l’unica!Per quanto riguarda i panini, io ho sempre un po’ di timore nei confronti di pane e co. ma su questi un pensierino e un tentativo ce li faccio volentieri!

    •  

      sì, io credo che tra qualche anno potrete trovarmi al gruppo di sostegno per “compratori di libri di cucina” anonimi.
      tanto so già che così da sola non ne esco.
      mio marito ogni volta che entriamo in qualche negozio punta alle librerie e prende le misure per vedere se per caso “quella” da noi entrerebbe all’ ingresso……..
      anche io avevo paura del pane (mon dieu) ma da quando ho la pasta madre mi sono lanciata ed ho capito che una volta che impari e ci sei dentro è un punto di non ritorno!!!
      bacione!

  6.  

    Ma guarda che super panini che ti sono usciti!!!
    Che poi…uno panino-pretzel quanto buono dev’essere??? :)))
    Mi piace questa cosa ti provare le ricette che si sono mangiate durante le vacanze, è come una sorta di prolungamento della sensazione di ferie, no?
    Riguardo i libri…come ti capisco! Sono una collezionatrice seriale di libri di cucina, ne prendo ovunque…!! Una malattia! 😀

  7.  

    Io ho Dolci delle Dolomiti. Mi segue da più di 20 anni. Ci scambiamo le ricette?:)

  8.  

    Un’altra ricetta che per me ha l’aria di casa, di un pane semplice, ma che racchiude segreti e sapori deliziosi.
    Lo faccio spesso perchè è pratico anche da surgelare per gli ospiti dell’ultim’ora, e quest’idea di mettere al cumino all’interno è una chicca in più. Brava!

  9.  

    Io amo questo pane, in Trentino dove ho la fortuna di andare spesso, ne mangio quintalate! Buono, bello mollicoso! Anche a me capita di prendere libri di cucina durante i viaggi, qualche ricetta l’ho provata, dipende un po’ dalla lingua, quelli indiani o del Brasile, ecc… guardo le foto e cerco le ricette in italiano!

  10.  

    uh ma bellini questi paninetti…!
    mi ricordano tanto quelli che Heidi si fregava nella casa di Clara a Francoforte per portarli alla nonna di Peter.. (vabbè, ora mi ritiro in buon ordine…)

  11.  

    Hahaha!!! Ti ci vedo sul pullmann, con gli sguardi degli altri passeggeri addosso!!! I libri e in particolare, quelli di cucina, sono solo al secondo posto, dopo l’acquisto degli ingredienti!!! Ti stimo!!!
    Adoro queste pagnotte, così come i brezel…! Gnammy!!! Aggiungo alla lista (to-do-list…)
    Ciao
    Isabel

  12.  

    queste pagnotte mi ricordano le vacanze in montagna di tanti, tantissimi anni fa. Per me, pura poesia!

  13.  

    Il mio appuntamento del lunedì con te é diventato quasi un rito, caffè, quello che passa il convento per colazione e una bella dose di Pici e castagne. Anche io ho deciso di pubblicare un pane oggi, ma davanti a questa meraviglia, penso che avrei fatto a tenere per me ancora per un po’ i miei esperimenti e pubblicare una bella torta di mele (con tutto il rispetto). Dopo i camerali, il gulasch ora ci sono queste pagnotte… ma sei sicura di non chiamarti Hilde o Heidi? Mh… Se non fosse per il toscano, quello puro che ogni tanto mi citi, avrei dei dubbi, sappilo. Loro, le signore pagnotte sono bellissime, eleganti, delle vere e proprie signore. Sui i libri non commento… hai idea cosa non é stato fare il mio trasloco intercontinentale? se ci metti che in più ho lavorato quasi 10 anni in una casa editrice che distribuiva pure Slow Food editore, credo tu ti possa immaginare. Ti manca un bel libro sullo sciroppo d’acero? io te lo mando volentieri!
    p.s tutta la mia stima per aver comprato un libro sulla cucina cubana.
    Buona settimana Serena, detta Heidi!

    •  

      sì sì che mi manca il libro sullo sciroppo d’ acero!!!!! lo acquisterei volentieri : )))
      se io avessi lavorato 10 anni per una casa editrice come la tua forse oggi ci conosceremmo attraverso il programma “sepolti in casa” e non attraverso il blog : )
      povera me…..
      vengo ad annusare il tuo pane và…
      bacissimi!

  14.  

    Anche io anche io in ogni posto che vado cerco il libro di ricette del posto, non che abbia viaggiato molto ma qualcosina c’è :-). Questi panini mi hanno incantato, per la morbidezza all’interno e per il colore particolare della crosta, sono meravigliosi, meravigliosi davvero… Un abbraccio!

    •  

      Elena, io sarei capace di fare una gita al lago e riportarmi a casa l’ opuscolo con le ricette dell’ info point. : )))
      davvero, io sono tremenda..
      è chiaro che poi per farmi perdonare devo cucinare quello che compro… per forza….. : ))) smack!

  15.  

    mmm, mi piace questo pane.. e mi piace ancor di più l’idea di sfogliare un libro di ricette al posto del dizionario di inglese.. ah, potessi fare l’esame di maturità su queste pagnottelle 😀
    bellissime le foto, lo sai vero? <3
    un bacione,
    Silvia

  16.  

    Voto 10!! E detto da una trentina dovrebbe renderti molto fiera!! 🙂

  17.  

    If you desire to get much from this article then you have to apply these techniques to your won weblog.

  18.  

    Tu mi sei simpatica per questo, perchè sei curiosa e vuoi scoprire cose, come me… mi piace l’idea del turismo culinario, tornare dai posti con un bel libro per ricordare il viaggio… povere cartoline e souvenir, sono stati ampiamente superati! Io adesso non rientro senza cocotte o qualche tazza, anche a costo di lasciar fuori vestiti per fare spazio in valigia come mi stava quasi succedendo quest’estate in Bretagna…
    Senti, una curiosità impellente: come sarà la cucina di Maldon, dove si fa il sale? Prendiamo libro pure lì? 😀 Intanto io prendo un paio di panini, sono belli così abbronzati con le lentiggini bianche… e quando c’è la parola “cumino” mi fido del gusto anche senza aver assaggiato… 🙂

    •  

      ah non parliamo di stratagemmi alla partenza va…..
      una su tutte una partenza da Amsterdam con 100 bulbi di tulipani, formaggi, libri, coccetti e portauovo(non chiedermi perchè dei portauovo grazie….) e la valigia che non si chiudeva.
      alla fine sotto lo sguardo inorridito di due anziane e composte signore ho tirato fuori i vestiti ed ho cominciato ad indossarli uno sopra l’ altro. sembrava volessi farmi esplodere………………
      : )))

  19.  

    Quando abbiamo visto le foto di questo pane abbiamo subito pensato ad un bretzel un po’ alternativo, che poi, speziate al cumino, che profumo intenso che devono rilasciare 🙂 per quanto riguarda i libri di cucina…beh ti diciamo soltanto che quest’estate, soggiornando in una bellissima casa tedesca ad Amburgo, non trovando particolari libri in città, ne abbiamo fotografato uno intero dalla casa dei nostri gentili ospiti 😉

  20.  

    Che mollichina fina fina e soffice…e la crosticina marroncina e sottile…e quei fiocchi di sale… Quasi riesco a sentirne il profumo, ma non ho mai provato a fare né i bretzel, né questi… che voglia che mi è venuta!! 🙂

 Leave a Reply

Richiesto

Richiesto

Vota La ricetta: