Loving People Through Food
Feb 172014
 

I maritozzi mi piacciono moltissimo, e detta così potrei passare benissimo per una romana doc, una di quelle a cui nelle vene scorre il sugo della coda alla vaccinara einvece no.

A me i maritozzi con la panna non piacciono, mi piacciono senza.. mangiati così, come una brioche, come un panino dolce.

E c’ è da dire che di maritozzi ne ho mangiati nella mia vita, di quelli fatti in pasticceria e dal sapore raffinato e dolce, di quelli acquistati al forno dalla consistenza più “panosa”, fino a quelli preparati da mia nonna che li faceva con la purea di zucca.

Poi la nonna ha perso la ricetta e quindi gli unici maritozzi che non avevo ancora assaggiato erano quelli fatti da me.

Ho rimediato provando e riprovando nelle ultime settimane una ricetta che mi soddisfacesse.
Alla fine questa è la ricetta che mi ha soddisfatta maggiormente, ma aspetto di collaudare una “maritozzi 2.0”.
L’ impasto è morbido al tatto durante la lavorazione ed il risultato è altrettanto soffice.
Ho utilizzato il lievito madre al posto del lievito di birra, ho fatto lievitare l’ impasto per un’ intera notte e poi ancora i maritozzi una volta formati. Per dire che odore e sentore di lievito non ce n’ era più neanche a volerlo trovare per forza: digeribilissimi e leggeri!

Nulla vieta di tagliare i maritozzi a metà (senza arrivare in fondo) e farcirli con della panna montata freschissima.
Io li ho spennellati ancora caldi con un velo di miele (ma proprio poco poco) ma si possono anche cospargere con dello zucchero a velo al posto del miele una volta freddi.

MARITOZZI
4.5 from 2 reviews
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Tipo Ricetta: Dolci, Lievitati
Autore:
Ingredienti
  • pasta madre 70 g
  • acqua 100 ml
  • farina di riso 150 g
  • farina 00 350 g
  • tuorli 2
  • uovo 1
  • uvetta 100 g
  • sale
  • baccello di vaniglia 1
  • scorza d' arancia 1\2
  • scorza di limone 1\2
  • burro 70 g
  • zucchero 100 g
  • miele
Istruzioni
  1. Ammollare l' uvetta in un bicchiere di acqua tiepida e lasciarla riposare per circa 1 ora.
  2. Scolare l' uvetta e tamponare con della carta l' acqua in eccesso.
  3. Battere insieme 1 uovo ed 1 tuorlo.
  4. Sciogliere la pasta madre nell' acqua a temperatura ambiente.
  5. Unire le farine setacciata all' impasto un poco per volta, alternandole alle uova battute.
  6. Incorporare anche lo zucchero, le scorze finemente grattugiate, il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzettini, i semini estratti dal baccello di vaniglia ed un pizzico di sale.
  7. Impastare bene fino ad ottenere una massa liscia e morbida.
  8. Adagiare la pasta in un contenitore unto d' olio e coprirlo con della pellicola in modo che non passi aria.
  9. Far riposare l' impasto nel forno spento e chiuso per tutta la notte.
  10. Al mattino suddividere l' impasto in tante palline grandi più o meno quanto un pugno.
  11. Schiacciare un po' le palline di pasta ed arrotolarle su loro stesse dandogli una forma leggermente allungata.
  12. Coprire i maritozzi e lasciarli lievitare in forno spento e chiuso fino a che non avranno triplicato il loro volume.
  13. Preriscaldare il forno a 180°.
  14. Spennellare la superficie dei maritozzi con il tuorlo battuto ed infornare per circa 15 minuti.
  15. Appena usciti dal forno distribuire un velo di miele sui maritozzi e lasciarli raffreddare su una gratella.

La signorina Pici e Castagne

  29 Responses to “ The Perfect Bite : : MARITOZZI”

  1.  

    Lo sai che non li ho mai mangiati? E che, conoscendomi, mi strafogherei di panna? Ci potrei provare, l’aspetto che hanno è talmente invitante… però poi ci metto la panna, eh?
    Un bacio, Tatiana

  2.  

    Serena non mangio dei buoni maritozzi da quando mio zio lavorava a Roma e ogni w.e. portava a Napoli dei maritozzi spettacolari…i tuoi sicuramente non hanno nulla da invidiare a quelli dei miei ricordi di bambina.
    Buona settimana
    Enrica

  3.  

    Sai che non ricordo se li ho mai mangiati per davvero?
    Forse uno anni e anni fa quando vivevo a Firenze e qualche capatina a Roma la si faceva nei weekend…ma la memoria è labile.
    Mi salvo la tua ricettuzza nel file dei lievitati, chissà che un giorno non mi giri di provarla…posto che tu non esca con la versione improved and approved!
    Buon inizio settimana!
    Un abbraccio
    Lou

    •  

      ma questi son buoni eh! sofficissimi e profumati d’ arancia che ti vien voglia di mangiarli appena usciti dal forno!! per ora i nostri preferiti. ma io vorrei continuare a provarne anche altre versioni, vedere come vengono.. non so, sento che bisogna sperimentare ancora ecco.
      bacione!!!

  4.  

    favolosi questi maritozzi, da provare!

    buona settimana

  5.  

    Anch’io li preferisco così senza panna e soprattutto senza lievito di birra perché trovo che gli dia un sapore troppo acidulo…un bacio cara

  6.  

    belli! chissà che profumo in cottura 🙂

  7.  

    E LA PANNA??????
    belli ma belli sti maritozzi Serena che me ne mangere uno proprio adesso (che dove sono ora è ancora breakfast time!)
    :**

  8.  

    I MARITOZZI esiste qualcosa di più onomatopeico? suona troppo bene se pronunciato anche con un filo di voce, rende bene l’idea insomma, panna o non. Quando vedo queste cose mi rammarico di essere una ripa assolutamente impaziente, che va a leggere l’ultima pagina di ogni libro prima di cominciare. Potrebbero essere i tuoi maritozzi a farmi diventare calma e paziente? forse nel farli lievitare, nel mangiarli credo che non ci sia speranza. Buona settimana Serena!

    •  

      hai ragione sai? e come dice Annarita anche a me fanno un po’ pensare a mariti buffi e panciuti!
      ma il nome stesso ti riempie la bocca, è morbido e concreto.
      ma si che ce la puoi fare!!!
      tu preparali e va’ a dormire. al mattino il più è stato fatto. e tu non te ne sei neanche accorta!!! : )
      buona settimana a te!!!

  9.  

    Io sarò pure lievitati-dipendente, ma questi maritozzi me li mangerei anche di notte, molto oltre l’orario della cena… non so se hai mai avuto l’abitudine (molto romana) di andare a prendere i cornetti dopo la mezzanotte, beh, io sì, quando ero gggiovane con tre g e guai se tornavo a casa senza la pancia piena di zuccheri… (la parola dieta, aiuto, per carità, non pronunciamola, non la svegliamo)
    Ecco, ho ripensato a questi momenti mentre ti leggevo, con la città silenziosa a far da sfondo a questa gonfia coccola che chiudeva quasi sempre i miei sabati da studentessa… certo, io la panna ce la metterei eccome, e pure tanta, ‘na valanga… ma nessun problema, ci penso io a farcirli, intanto prendo da te questi dolci bellibelli che hanno un colore dorato arancione vintage perfetto… 🙂

    •  

      eccome se l’ ho ben presente! ti dirò di più.. invecchiando son diventata tale e quale a babbo. alle 20:30 comincio a trascinarmi verso qualcosa di morbido (divano, letto, poltrona…) e mi vien sonno.
      Fortuna che mio fratello (è uno giovane fuori e dentro) di ritorno dalle sue uscite con gli amici si fermava in un forno SEGRETO (perchè in realtà non ho mai capito come arrivarci) e mi riportava a casa per la colazione briochine varie…. ecco….
      bacione!

  10.  

    Complimenti davvero per il risultato e soprattutto per la sperimentazione. Una zia di mio papà che per anni aveva vissuto a Roma parlava sempre dei maritozzi e, per anni, ho pensato che mi prendesse in giro perchè maritozzi per per me erano mariti un pò rustici, magari con la panza. Poi ho capito ma non li ho mai mangiati. Un bacione.

  11.  

    Mmmmmmmhh, anche io li mangerei assolutamente senza panna!! Ma guardali, parlano da soli!! Bravissima, davvero invitanti. Aspetto la versione 2.0, ma credo che questi siano già perfetti ^_^

  12.  

    I maritozzi invece a me piacciono con tanta panna, ma solo se la pasta e’ fatta bene ed e’ morbida, la domenica mattina andiamo a prenderlo nella nostra pasticceria preferita e c’è li mangiamo dopo pranzo….na botta de vita!!!!! Bacio

  13.  

    Mai mangiati i maritozzi e dall’ aspetto devo dire che mi devo esser persa proprio Tanto!! …. il lievito madre ce l’ho…quindi dovrei trovare il modo di rimediare!

  14.  

    Mai mangiato un maritozzo, con panna o senza.. ma ora guardando i tuoi mi viene davvero il desiderio di affondarci i denti.
    Meravigliosi!

  15.  

    Quali sono le modifche da apportare in assenza di pasta madre?
    Grazie

  16.  

    Ciao ti ho copiato la ricetta per farli ai miei nipoti la prima volta li ho fatti identici poi mi sono ricordata che a Tolfa al panificio di Pistola li fanno uguali ma grandi con la forma allungata li puoi mangiare cosi oppure tagliarli a fette e rinfornarli per biscottarli sono venuti buonissimi. Bacioni

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