Loving People Through Food
Dec 102012
 

Walking In A Winter Wonderland, Dean Martin

Credo in tutta onestà di aver passato una vita nel disperato tentativo di compiacere gli altri, cercando sempre di capire cosa gli altri si aspettassero da me, cosa preferissero che io facessi e dicessi in quel momento.

Vorrei dire che poi un giorno mi sono alzata e ho capito che essendo una brutta e stupida cosa ho smesso. Bè, non è così. O perlomeno non è così che è accaduto e che sta accadendo.

Così oggi ho deciso di fare un passo avanti e di avere una buona parola per tutti quelli che mi circondano di pressioni e di ansie, che alimentano le mie paure ed il mio senso di inadeguatezza perenne. Che ecco, per altro, vi voglio dare un piccolo suggerimento. Non vi affannate a farmi sentire un’ idiota fuori luogo, perché io già mi ci sento. Grazie. Se non lo fate è meglio per tutti, per voi che così vi riposate un po’, e per me che magari riesco a lavorare più serenamente su me stessa. Poi, ecco, è quasi Natale, le strade sono piene di luminarie, andate a farvi un giro che è più divertente e pensate a quali regali mettere sotto l’ albero.

Tuttavia non perdo la voglia di fare cose che piacciono agli altri, per il semplice gusto di vederli sorridere, felici, di contribuire ad un momento di gioia e serenità, ed i biscottini di oggi ne sono la prova.

Se la madre è sempre certa, nel mio caso specifico posso assolutamente dire che il padre lo è forse più della madre; io sono proprio uguale uguale al babbo, e questo spiega le perenni discussioni, sempre le stesse, sempre sugli stessi argomeni che ci portiamo avanti tutt’ ora, i nostri gusti simili, le nostre paure, i momenti importanti.

Anche al babbo piace tanto il periodo natalizio, quello dell’ attesa, del raccoglimento, della preparazione, delle luci, delle storie di quando lui era piccolo e con la neve “alta così” correva a casa, e sull’ albero vero c’ erano candele vere accese e mica tutte queste decorazioni qui, e poi a Natale mica pacchetti lucidi e pieni di fiocchi dorati, magari qualche noce con un soldino dentro, e dei mandarini e le castagne, i dolci che erano stati  portati al forno a cuocere e un maglione delle sorelle più grandi disfatto e rifatto per poter passare a sorelle e fratello più piccoli.

Però che importava di tutto quello che non c’ era. Forse quel che resta veramente non sono i regali che poi non ricordi neanche.

 Uno dei dolci preferiti dal babbo sono i cavallucci, e, strano il caso, sono anche uno dei miei dolci preferiti. Non particolarmente belli ed eleganti come i biscottini che si appendono all’ albero, un po’ rustici e stortignaccoli, ma sostanziosi e nutrienti, ricchi di noci e canditi, con quel profumo di anice che li contraddistingue e me li farebbe riconoscere tra mille altri.

Biscottini della tradizione toscana, senese per l’ esattezza, un po’ dimenticati forse, a favore di dolci natalizi più comuni,  ma io non li dimentico, io li preparo per primi ad ogni Natale, sono cosa preziosa vicina al cuore per me, sono il tassello di un mosaico che quando è completo e visto un po’ da lontano svela quanto io e lui siamo uguali.

I cavallucci di oggi sono per te babbo.

CAVALLUCCI
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Tipo Ricetta: Dolci, Natale
Autore:
Tempo Preparazione:
Tempo Cottura:
Tempo Totale:
Servire: 20-25
Ingredienti
  • farina 1 kg
  • zucchero 500 gr
  • acqua 350-400 gr
  • noci 300 gr
  • miele 50 gr
  • anice 20 gr
  • ammoniaca per dolci 10 gr
  • coriandolo 20 gr
  • canditi misti 50 gr
  • noce moscata
  • pepe
  • cannella
Istruzioni
  1. In un pentolino riunire l' acqua e lo zucchero.
  2. Porre il pentolino sul fuoco a fiamma bassa e lasciar sciogliere lo zucchero finchè avrà raggiunto la consistenza di uno sciroppo, ma senza caramellare.
  3. Spezzettare le noci grossolanamente, tritare i canditi e ridurre le spezie in polvere.
  4. Unire tutti gli ingredienti tranne la farina allo sciroppo di zucchero.
  5. Impastare il composto aggiungendo un po' di farina alla volta.
  6. Preriscaldare il forno a 150°.
  7. Con l' impasto formare delle palline grandi quanto un mandarino, schiacciarle un poco e poi con il pollice premere un po' al centro.
  8. Infornare per 15 minuti.
  9. I cavallucci dovranno essere ancora bianchi ed un po' morbidi.

La signorina Pici e Castagne

  26 Responses to “Christmas Favors : : CAVALLUCCI”

  1.  

    Ummmm…..ma chi ti ha fatto arrabbiare così? Questo tono critico non è usuale!!! Non prendertela così tanto, le critiche anche se ci fanno male sono sempre costruttive, doobbiamo essere noi che dobbiamo tirarne fuori il lato positivo.
    I biscotti sono fantastici e poi tutte le decorazioni natalizie che li accompagnano sono molto ricercati.
    Baci

  2.  

    Invidio coloro che non se ne fregano di nessuno, coloro ai quali tutto scorre addosso, che hanno la capacità di fregarsene degli altri, vivono sicuramente meglio di chi si fa tanti problemi (anche banali a volte). E’ in ogni caso, secondo me, un aspetto positivo il tuo (ma potrei dire il mio o quello di tanti altri). Non tanto l’essere (o ripondere) come vogliono gli altri, ma semplicemente porsi il problema. “L’errore” è dall’altra parte.
    Avevo già intravisto questi cavallucci da qualche parte 🙂 e mi erano piaciuti tanto, con la loro scia di profumi che fanno tanto Natale. Sono questi i segni che lo contraddistinguono, i regali (per quanto facciano piacere e felici chi li fa e chi li riceve) sono e dovrebbero restare decisamente un contorno.
    Fabio
    P. S. e visto che il prossimo fine settimana sono proprio a Siena e dintorni :-), non mancherò di cercarli^^

    •  

      eh infatti il problema è che saremo pure più umani e sensibili degli altri, ma questo non vuol dire “vivere bene”.con se stessi forse, ma a volte non basta.. del resto volersi bene e trattarsi con altrettanto rispetto è il “regalo” che ognuno dovrebbe essere capace di farsi ogni giorno.
      davvero sarete a Siena e dintorni? che invidia! io il prossimo we non potrò tornare invece, me ne starò nell’ Urbe che ci ho ospiti again.
      Assaggia più cose che puoi, e mi raccomando rendimi partecipe così sembrerà anche a me di essere lì :OP

  3.  

    Visto con i tuoi occhi anche il Natale mi sembra più bello, è il Natale che vorrei. Le prime due righe potrei averle scritte io…perciò ti dico con la ben nota saggezza e ahimè esperienza, che mi contraddistinguono <>. Dimmi chi è stato che lo picchio! un bacio.

  4.  

    Questi biscotti devono essere favolosi e devono venirne fuori una vagonata a giudicare dalle dosi… o sbaglio?
    Per quanto riguarda il lavoro su te stessa mi sembri davvero a cavallo! Porgere l’altra guancia così, offrendo questo prezioso segno di pace mi sembra davvero maturo da parte tua, e molto molto dolce 🙂
    Buona fortuna!

    •  

      Flori nooooooo io non ce l’ ho col mio babbo!!!!! ci mancherebbe!!!! al contrario lui cerca di proteggermi da certe situazioni.. :O)
      io mi riferisco ad altre persone, a cui, 25 cavallucci li tirerei volentieri se non fosse un inutile spreco :OP
      bacioooo

  5.  

    Ti lascio solo questa frase in riferimento al fatto che c’è qualcuno che si permette di farti sentire “un’idiota fuori luogo”:

    […] ma egli lo lasciò ridere e non ci fece caso, perché era abbastanza saggio da sapere che nulla di buono succede su questa terra, senza che qualcuno, sulle prime, si prenda il gusto di riderne.

    Scusa la citazione da Dickens, ma ho finito due ore fa di leggere Canto di Natale (sì l’ho letto per la prima volta a 29 anni :P) e questa frase mi sembrava adatta al tuo stato d’animo di oggi 🙂

    Ti abbraccio forte forte fortissimo amica mia! Ti voglio bene e sei una persona meravigliosa, altro che idiota! :*

    p.s. sti cavallucci mi fanno una golaaa! 😛

    •  

      allora tra due anni porto io i cavallucci per colazione :OP ma speriamo di poterci rivedere prima eh!
      ecco, io Canto di Natale lo conosco a memoria, ma in effetti a questa frase non ci avevo pensato.. sono contenta che che l’ abbia fatto tu :O)))
      ti voglio tantissimo bene e lo sai che sei una persona speciale anche tu… :O*

  6.  

    Come ti capisco!! Ho passato quasi tutta la mia vita a compiacere gli altri, fino a quando non ho più resistito!
    Ora, come dici tu, lo faccio solo per rendere felici quelle persone che davvero meritano tutto il nostro affetto… gli altri restano in attesa come sempre, ma questa volta non ne ricaveranno molto!
    Spero che prima o poi lo capiscano, per il momento usano ripicche e indifferenza, ma questa è un’altra storia!
    Prima di tutto è importante sentirsi bene con se stessi!
    Un abbraccio
    Erika

    •  

      oh quanto è vero quello che dici.. ripicche ed indifferenza, è proprio così che si comportano. e allora come dice Enrica nel commento qui sotto, forse davvero l’ unico sentimento possibile è la compassione.. in fondo le persone che si comportano così sono persone che non stanno bene con se stesse e non gli si può permettere di farsi contagiare :O)
      grazie di capire e condividere.. ti abbraccio fortissimo
      Serena

  7.  

    Cara Serena, sono qui a fare i cantuccini (che ho anche bruciato accipicchiolina) e sorrido perchè i tuoi pensieri somigliano tanto ai miei. Non ora, non in questo momento della mia vita, quando ero più giovane… a volte ho pensato che la “troppa educazione” ricevuta mi bloccasse, mi rendesse incapace di difendermi da quelle persone (anche molto vicine) che con prepotenza cercavano di pilotare la mia volontà. Ora la rabbia si è trasformata in compassione, non me la prendo quasi più e vivo meglio, molto meglio andando dritta per la mia strada. Anche io ho un babbo speciale, anche in questo siamo simili ed è confortante, rassicurante!!!
    Ora proverò a fare altri biscotti, uffa!

  8.  

    ah ecco di chi sono i geni natalizi! 🙂 E il Natale del tuo babbo lo festeggerei anche io.
    Un cavalluccio senza anice please 🙂

    PS: sul fregarsene, ci sto lavorando e con l’età che avanza, funzionaaaaa!!

    •  

      mio babbo non esiterebbe un attimo a mettere una sedia anche per te a tavola. così potresti viverti il nostro Natale :O) poi ti verrebbe l’ esaurimento, non c’ è dubbio, ma per quello ci sarebbe mia mamma..
      e poi io ti rimpinzerei di biscotti.
      ci stai?
      :O)))

  9.  

    Mi ci ritrovo anch’io nelle tue parole. Ha ragione chi dice che con l’età si cambia atteggiamento e le cose migliorano. Ma bisogna lavorarci su. Ne vale la pena. Eccome. Mi piacciono questi dolcissimi cavallucci, anice & coriandolo compresi 🙂
    un saluto e un abbraccio…
    simo

  10.  

    dunque, sai già la profondisssima stima che io ho per te, ma in questo post in particolare tre son le cose che adoro:
    1- il senso di inadeguatezza che provi verso altri (io verso mia mamma il 99,9% delle volte, e lei non fa altro che sottolinearlo in ogni modo, carina!
    2- la parola “stortignaccolo” che uso almeno due volte al giorno
    3- l’albero di tuo papà con le candele vere accese: mio marito da piccoo con questo sistema ha dato fuoco all’albro. giuro, è storia vera di famiglia!
    un abbraccio,
    da sere a sere

    •  

      ma io lo sapevo che la nostra prima estrazione non fu un caso!!! le coincidenze non esistono :O)
      se può consolarti, ma non credo, anche il mio babbo racconta di un albero andato a fuoco per lo stesso motivo… adesso mette solo lucine ad intermittenza…….
      smackete smackete

  11.  

    E’ una domanda VERAMENTE IDIOTA,lo so,ma..sono buoni? :\ perchè io li ho qui in casa e non sono ancora riuscita ad assaggiarli. Ci ho provato eh,l’altro giorno,l’ho diviso a metà,l’ho guardato dentro..e non ce l’ho fatta,l’ho rimesso nella busta. Considera che son riuscita solo quest’anno dopo varie prove a mangiare due ricciarelli (ma quelli col cioccolato,eh) che non mi son neanche piaciuti un granchè ma avevo troppa voglia di dolce,il panforte non mi piace,il panettone coi canditi nemmeno,il panpepato un pochino. Non mi ispirava proprio la consistenza,non so..però cavoli,questi tuoi son belli,non son mica come quelli che c’ho io! questi li avrei assaggiati! che me ne porti uno dei tuoi?? ;))

    •  

      ah sisisisisisisisi io li adoro. se ti piacciono i canditi le noci ed un lieve retrogusto di anice allora lanciati pure senza paracadute.
      e poi, un morso che mai sarà? vale la pena provare secondo me, sempre, se non altro per il gusto di dire che li hai assaggiati e che proprio untigarbano. :O)
      vabbè, se ti piacciono ti spedisco una scatolina di cavallucci :O) fammi sapere!

  12.  

    Ahahhaha non avevo capito proprio niente allora 😉 meglio così dai (e risparmia i cavallucci, per carità!)

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