Loving People Through Food
Nov 302012
 

Supernatural, Superserious, R.E.M.

Non so dire da quanto non ridevo così tanto..

Un week end all’ insegna delle risate (ma ve lo dico già da ora che sulle risate non ci saranno approfondimenti essendo stata io la causa scatenante di tutta l’ ilarità del weekend, dunque vorrei evitare di coprirmi di vergogna ancora una volta…), del biologico, del biodinamico e dell’ amicizia che si è rilevato piacevole ed interessante.

Al solito mi sono trovata a considerare quanto io troppo spesso dia per scontate le cose che per me ormai fanno parte della quotidiano, azioni alle quali ormai non devo pensare neanche più perché sono come istinto.

Il weekend è cominciato il venerdì sera con l’ arrivo in Agriturismo, e l’ incontro con Edoardo e Sebiana della Ecor Naturasì e gli altri partecipanti al focus group.

Io e Piero siamo scesi timidi e timorosi dalla nostra camera non sapendo che facce e che tipi aspettarci, poi ho visto lei...

Un abbraccio lungo e stritoloso, una felicità improvvisa, che quando ci siamo salutate a Torino un mese fa nessuna delle due avrebbe immaginato che ci saremmo riviste dopo così poco tempo!

Il week end è cominciato nel migliore dei modi. Un week end impegnativo, fatto di scambi, di opinioni, di informazioni, ognuno col suo punto di vista, ognuno con qualcosa da dire, ognuno con la sua percezione del concetto di biologico e biodinamicità.

Vorrei raccontarvi ogni istante passato insieme, ogni intervento, ogni immagine catturata con gli occhi, vorrei potervi descrivere ogni sensazione ed ogni emozione provata.

Eppure stavolta voglio scrivere un post un po’ meno personale, perché se c’ è un concetto che è ricorso più e più volte durante il week end è quello della mancata informazione, della scarsa conoscenza, delle paure e dei pregiudizi che ne derivano.

Conoscere la provenienza di ciò che mangiamo, come questo viene coltivato, le metodologie utilizzate, se queste rispettano o meno l’ ambiente e quindi anche noi stessi, io la ritengo una cosa imprescindibile.

Abbiamo perso il ritmo della natura, con la presunzione di piegare anche questa ai nostri desideri, che fine ha fatto la bellezza dell’ attesa paziente, i lavori tradizionali, quel sapere che non scritto e che viene tramandato di padre in figlio?

La vera meraviglia dovrebbe essere davanti alle prime fragole in primavera, non davanti ai cestini di fragole a Dicembre. In quel caso, semmai, è concesso solo inorridire un po’.

Fonte: opuscolo Cuorebio ::

L’ agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che non utilizza prodotti chimici di sintesi (fertilizzanti, diserbanti, insetticidi, anticrittogamici) per la concimazione dei terreni, per la lotta alle infestanti, ai parassiti animali e alle malattie delle piante.

Essa ricorre a pratiche tradizionali, come la rotazione delle colture e l’ utilizzo del letame per fertilizzare la terra, mentre vieta l’ uso di Organismi Geneticamente Modificati (OGM).

Con il termine OGM si intendono soltanto gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria genetica.

Ci sono molti buoni motivi per rifiutare gli OGM. Chi coltiva biologico lo sa.

Gli alimenti bio non possono contenere OGM: per gli enti di controllo è sufficiente un’ analisi che rilevi una contamninazione minima per ritirare la certificazione.

Esiste una questione di sicurezza alimentare: l’ effetto che i cibi OGM potrebbero avere non è ancora stato provato sugli umani, che diventano così “cavie” inconsapevoli.

Produrre piante geneticamente modificate causa la perdita della biodiversità e, con essa, viene meno la libertà di scelta dei cibi.

Non è infatti possibile controllare la loro diffusione che avviene tramite il vento e le impollinazioni degli insetti.

Promuovere un’ alimentazione priva di OGM significa, a monte, preservare la biodiversità e le tradizioni alimentari e gastronomiche italiane. Non è vero, come molti sostengono, che solo grazie all’ uso degli OGM è possibile ridurre l’ impiego di antiparassitari  in agricoltura: il metodo biologico, dopo anni di esperienza, si è dimostrato efficace per garantire un prodotto sano, senza l’ uso di fitofarmaci o di altri prodotti di sintesi.

 

Anche gli animali vengono allevati con tecniche che rispettano il loro benessere: pascoli in spazi aperti, densità dei capi limitata, alimentazione basata su foraggi biologici e cure omeopatiche. Ecco perché il metodo biologico si integra al ciclo della natura rispettando l’ ambiente, la salute degli animali e delle persone.

L’ agricoltura biodinamica utilizza le stesse tecniche dell’ agricoltura biologica, più altre, secondo gli insegnamenti di Rudolf Steiner (1861-1902), consolidate in decenni di sperimentazione.

L’ azienda biodinamica è considerata un organismo vivente, dove la produzione vegetale si integra con l’ allevamento animale che fornisce il giusto concime per le coltivazioni.

Tiene conto dei cicli astronomici e lunari e il terreno è trattato con preparati a base di sostanze naturali e letame, per incrementare la sua vitalità e le sue difese.

(…) Gli agricoltori biologici garantiscono la qualità e la salvaguardia dell’ ambiente attraverso:

-un uso responsabile dell’ energia e delle risorse naturali

-la conservazione delle diversità biologiche (biodiversità)

-il mantenimento dell’ equilibrio ecologico regionale

– il miglioramento della fertilità del terreno

-la conservazione della qualità delle acque

 

Promuovono il benessere degli animali

-nutrendoli con foraggio biologico

-allevandoli in ambiente confortevole

-ricorrendo a cure omeopatiche

 

Attivano economie sostenibili per il territorio

-utilizzando manodopera locale

-creando nuove opportunità di occupazione e formazione in agricoltura

-tutelando i paesaggi rurali

 

Esiste poi un complesso sistema normativo europeo che garantisce al consumatore di acquistare anche in negozio prodotti biologici realizzati nel rispetto della natura e del benessere degli animali.

In Italia il Ministero delle Politiche Agricole autorizza organismi nazionali di controllo. Ognuno di essi ha un proprio codice che deve essere riportato sull’ etichetta del prodotto, insieme al logo dell’ Unione Europea per il biologico.

I prodotti biodinamici sono sottoposti agli stessi controlli e in più hanno il marchio Demeter che garantisce l’ origine biodinamica di almeno il 90% degli ingredienti.

 

Dunque leggere l’ etichetta è importante, perché questa è la carta d’ identità del prodotto, una guida insostituibile al mangiar sano.

(…)

I prodotti alimentari, salvo pochi casi particolari, devono necesariamente riportare alcune fondamentali indicazioni: denominazione del prodotto; elenco degli ingredienti; quantità (peso); termine di conservazione; azienda produttrice/distributrice; lotto di produzione; modalità di conservazione e istruzioni per l’ uso ( ove necessario); presenza di sostanze allergizzanti.

E per gli alimenti biologici c’ è di più. In etichetta compare il logo biologico comunitario e, immediatamente sotto, deve essere indicato il codice che identifica l’ organismo di controllo e l’ espressione “ Agricoltura UE/non UE)”.

Sono una consumatrice ma anche una lavoratrice dipendente e so che anche se una delle principali barriere forse la prima in assoluto all’ acquisto di prodotti bio può essere il costo degli stessi, ho imparato che chi lavora nel bio non si preoccupa solo di una sana agricoltura e di una sana alimentazione, ma anche di una sana economia.

Il “buon” prezzo non è dunque il prezzo più basso, l’ offerta 2X3 al supermercato sotto casa, è piuttosto un prezzo che garantisce una remunerazione equa ai dipendenti dell’ azienda, valorizzando così il loro lavoro e trattandoli con la dignità che ogni lavoratore merita.

Mi rendo anche conto che intorno al mondo del Bio ruotano tantissimi pregiudizi, una buona dose di scetticismo e l’ idea che ad alimentarsi in modo biologico siano solo un gruppetto di fanatici, che pagano inutilmente qualcosa in più facendosi raggirare da tante belle parole che poi non corrispondono alla realtà.

Questo lo so, ma so anche che chi sceglie di mangiare bio, sceglie di promuovere  uno stile di vita sostenibile, di acquistare prodotti realizzati con criteri di compatibilità ambientale, ad impatto zero e non inquinante, sceglie di sostienere il lavoro di tanti piccoli produttori che preservano la biodiversità, il suolo ed il benessere degli animali e che si impegnano quotidianamente per offerire prodotti a basso impatto ambientale, senza residui chimici, che hanno preso  un impegno per tutelare la salute dell’ uomo e della Terra, la qualità, l’ attenzione per le pratiche di sostenibilità sociale ed ambientale, la trasparenza e la collaborazione

Nello specifico del weekend, l’ azienda Ecor (che nel 2005 si è fusa con Naturasì) è di proprietà di una fondazione (ente no profit) e persegue due scopi fondamentali: il primo è l’ agricoltura, il secondo è la pedagogia intesa come prendersi cura della cultura dei ragazzi. A tal proposito è stata fondata una scuola, la scuola Novalis (Via Rudolf Steiner 2-4-6) 31020 Loc. Zoppè di San Vendemiano -Treviso-) che abbiamo avuto il piacere di visitare e questo spiega le foto dei piccoli stivali da pioggia… non avevo rapito i sette nani come avevate sospettato…

La signorina Pici e Castagne

  9 Responses to “Snippets Of Our Life : : BIOLOGICO, BIODINAMICO, ECOR NATURASI’”

  1.  

    posso lasciarti solo un cuoricino? tanto tu quello che penso, lo sai già.. <3

  2.  

    cara Sere, ho già commentato il post di Benny ringraziandola per i dettagli. Adesso ringrazio te perchè la cosa davvero più importante è la diffusione della cultura.
    Bacioniiii

  3.  

    E’ sempre bello leggerti e mai scontato quello che scrivi. Ti ho descritto vulcanica ma non sei mica un vulcano qualsiasi
    …diciamo uno Stromboli che erutta quotidianamente. Ciao cara.

  4.  

    Sono temi che dovrebbero coinvolgere tutti, soprattutto chi il cibo lo ama, per lavoro o per passione.
    Purtroppo non sempre è così ed è triste.
    Forse un bell’approfondimento come questo che è possibile leggere sul tuo blog o un bel weekend così, aiutano.
    Fabio

    P.S. apprezza la risposta seria che ha sorvolato su certi dettagli 😀

    •  

      apprezzo apprezzo… già mi aspettavo una caustica battutaccia :OP
      bisognerebbe leggere, ascoltare, lasciarsi prendere dalla curiosità. ma non è così. la scarsa informazione, le cose date per scontato, i falsi bisogni e le infinite pretese (senza sapere neanche cosa si chiede) sono il male di oggi.
      che tristezza… ma non mi lascio abbattere e combatto con le mie armi. (frusta e mestolino..)

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