Loving People Through Food
Aug 312012
 

Oh Love, Green Day


Venerdì scorso abbiamo condiviso l’ emozione del Palio, uno scorcio di vita pianese che vi consiglio di non perdere per questo oggi ho pensato di lasciarvi un indirizzo utile dove alloggiare e mangiare durante il soggiorno.


Il posto in questione è una piccola pensione, “Da Anna”, gestita da Pino (il figlio di Anna) e Daniela, un ristorante per circa 100 coperti o poco più che ai piani superiori dispone di alcune camere arredate in modo semplice ma estremamente pulite ed ordinate.





I prezzi sono assolutamente onesti, e al solito in fondo al post vi lascio recapiti e contatti per potervi informare voi stessi.
Quello che non dovete farvi mancare però, se vi trovate a Piancastagnaio anche solo di passaggio è un pranzo o una cena da Pino.


Sapete cosa mi piace tantissimo? Quando fuori comincia a nevicare e si vede già il primo velo bianco sulle macchine e sulla strada, il silenzio del paese che si rifugia in casa, le fumate dei camini che si confondono con il cielo grigio, correre per il viale con la faccia nascosta nella sciarpona a righe e varcare la soglia del ristorante, entrare sfregandomi un po’ le mani, sedermi in un piccolo tavolo per 2 e scaldarmi le mani intorno al piatto colmo di zuppa di castagne.. la mia idea di paradiso è più o meno questa qui.


Il menù non subisce grandi variazioni durante l’ anno, ci sono dei cavalli di battaglia che vengono proposti con orgoglio ogni stagione, come i pici all’ agliata, i fagioli al fiasco, il baccalà alla livornese, le carni pregiate..
Poi col cambiare della stagione la proposta si arricchisce di zuppa di patate, funghi e castagne, pici con ragù di zucchine e fiori di zucca, pappardelle al ragù di cinghiale, risotto al tartufo, cinghiale in umido, maialino alla pera picciola..
Ecco, per darvi un’ idea dell’ attenzione che Pino e Daniela hanno nei confronti di loro ospiti, la pera picciola sapete cos’ è?
La pera picciòla è un frutto tipico del Monte Amiata e particolarmente della zona compresa tra Abbadia San Salvatore e Vivo D’Orcia, la buccia verde con qualche chiazza color ruggine e la polpa bianchissima, definito prodotto agroalimentare tradizionale toscano per l’ Art. 8 Dlgs 173/98.


Frutto poco conosciuto e quasi dimenticato è sopravvissuto solo grazie alla determinazione del popolo badengo, che ne ha (ri)scoperto le infinite potenzialità e la versatilità nell’ utilizzo: la ratafià di pera picciola, la pera picciola sciroppata alla vaniglia, il ripieno di pera picciola nei tortelli, come accompagnamento alla carne, nelle insalate.. la sua consistenza soda e compatta fa sì che la pera non si disfi in cottura e resista alle alte temperature
Considerato poi che gli alberi di pera picciola non vengono sottoposti a trattamenti chimici questo frutto è quanto di più buono e sano possa esserci, ed è un altro buon motivo per parlarne e per portarlo in tavola.
Purtroppo non ho una foto decente della pera picciola, ma il prossimo venerdì vi posterò la versione “sciroppata”..

Non so a voi ma a me fa bene al cuore sapere che esistono persone che sanno scoprire e/o riscoprire certi sapori, autentici, semplici, i frutti della terra..
E poi, da Pino l’ atmosfera è esattamente come la cucina, seplice, informale, rilassata, casalinga oserei dire, specialmente se la mattina scendete per la colazione o passate per prenotare il pranzo e vi imbattete in due simpatiche signore che stendono i pici o ritagliano i tortelli..
Le porzioni sono un filino abbondanti, ma credetemi, ne vale la pena, e soprattutto l’ unico motivo per cui potreste non richiedere il bis è che già l’ avete nel piatto!

Già che siete a Piano, vi consiglio di organizzare un pic nic al Prato della Contessa, a pochi km, e quasi a metà strada tra Piancastagnaio e la vetta, perchè i pic nic, le corse a perdifiato e i giochi con la palla sono tra i ricordi estivi più belli, paragonabili solo alle discese col bob in inverno..




Se poi siete particolarmente virtuosi (o curiosi, basta questo..) salite sulla vetta, ma vi prego lasciate la macchina sulla strada, qualche tornante prima, e salite a piedi, fino alla Croce dove si gode di un bel panorama e.. dove potrete prendere la seggiovia per scendere.. pigroni…
Sulla strada che porta da Piancastagnaio alla Vetta noterete delle piccole strutture in pietra (ce ne saranno 3 o 4) nei boschi, dove portandosi l’ occorrente si possono organizzare dei barbecue.. è una buona idea per Ferragosto, ma dovrete svegliarvi prima di tutti gli altri per trovarne uno ancora libero al vostro arrivo!!!


Altra cosa che noterete sulla strada sono le indicazioni per Santa Fiora.
Ecco, una volta o l’ altra, seguitele, ne vale la pena.
Santa Fiora è un grazioso comune che vale la pena di vedere..



Passeggiare per questi borghi ha sempre il suo fascino..



Stessa cosa vale per Abbadia San Salvatore, della quale vi parlerò tra una manciata di post, ma che ci tenevo a segnalarvi adesso, nel periodo estivo, perchè mentre l’ Abbazia avrete tempo di vederla anche in inverno e dunque non ho fretta di raccontarvela, in questi giorni ci si può fermare ad osservare i daini, nel parco appena all’ entrata del paese…


Ristorante Da Anna
Vl. Gramsci, 486
Piancastagnaio, Siena
Tel. 0577 786061 – 389 4224179

Sito Web

La signorina Pici e Castagne

  13 Responses to “DA ANNA”

  1.  

    Ciao tesorina! Che meraviglia di posto! Grazie del suggerimento! ^_^
    Bacioneeeeee

  2.  

    Che foto spettacolari, quelle dei daini sono fantastiche……..si capisce chiaramente il forte legame con questa terra.
    E poi mi stupisci sempre con le curiosità, adesso la pera picciola descritta anche con i riferimenti normativi.
    Promosssa a pieni voti come guida turistica esperta!!!!
    Baci e buon weekend!

    •  

      eh ma io lo so che tu sai che io so…. :O)
      non è mai facile parlare delle cose importanti e che ci emozionano perchè le parole non sono mai quelle giuste, non sono mai abbastanza, e quello che si prova è sempre molto distante da quello che si ha l’ impressione di far percepire..
      un bacione tesoro, buon we!

  3.  

    che meraviglia di post, grazie!

  4.  

    Mi hai riportato indietro nel tempo, quando da piccola d’estate era d’obbligo almeno un pic nic e quasi sempre la meta era il monte Amiata, adesso è tanto che non vado da quelle parti, mi hai fatto venire un po’ di nostalgia!

  5.  

    Che foto!!!!! Mi hai fatto viaggiare con te cara!!!!! E questo ristorante la prossima estate lo vado a provare! Un bacione e mi è piaciuta tanto l’immagine di te infreddolita che entri al ristorante…. Bella! Baci

  6.  

    Nooo, avere visto un daino da cosi’ vicino e’ il massimo! Che foto fenomenali e che bel viaggetto! Grazie per averci portato con te.

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