Loving People Through Food
May 042012
 

 

I Wanna Be Loved By You, Marilyn Monroe


Quando l’ altro giorno ho letto di questo contest sul blog di Claudia ed Ambra, mi è venuto subito da sorridere..
In un attimo mi sono trovata a ripensare alla mia prima vacanza “da sola”, con gli amici, la partenza presto alla stazione, il viaggio in treno che non finiva mai, le partite a carte, le matite nel naso di chi dormiva (eh sì, sò ragazzi… che ci volete fare????), le risate e…. la mia valigia enorme!! Non avevo ancora imparato a partire con “un jeans e una maglietta” come direbbe Nino D’ Angelo.. però ho capito perchè mio padre per una vita volesse passare ai raggi X i miei bagagli prima di partire. Semplice: erano pieni di cose inutili (per lui, ovvio! e anche per me, ma 15 anni dopo) che pesavano da morire e che non avrei mai utilizzato (del tipo, stavamo via 21 giorni? io portavo 21 magliette. ok, 23. 25. ma è come quando si prepara il tè, no? una bustina per ciascuno più due per la teiera….)

Vabbè, fatto sta che alla fine arrivammo a destinazione. Cosa??? Ma non avevi detto che c’ era un pulllllllmààààànnnnnnn???? No, TU l’ avevi detto! TU lo avevi prenotato!!! EH?!?!? Ma CHI?!?!??! E mò?! Ah, un taxi. Da Trieste?!?!?! No, che non mi sono portato tanti soldi. Questo perchè ci hai pensato tu. No tu. Eh ma tu mi avevi detto. Eh ma allora io non ho capito…
Alla fine, per la gioia di 3 tassisti prendemmo un taxi da trieste……… 100.000 LIRE a testa… marò…..
Un viaggio tutti incastrati tra noi e i bagagli, con la testa fuori dal finestrino (mica c’ era posto in macchina) e il vento tra i capelli, e fuori l’ erba che sembrava bruciare sotto il sole, una natura così bella, unica, uno scenario che si apriva per la prima volta davanti ai miei occhi incantati.
E poi…. arrivammo a destinazione. Accaldati. Un po’ nervosi. E SENZA UNA LIRA!!!
Così cominciammo.. eh? quante Kune?? uhm… QUANTE?!?!?!? Ah, che bella la nostra vacanza al risparmio…. tranne per mangiare.
Eh no, perchè a me e ai miei amici quando c’ è da mangiare, proprio no, non la si fa. Piuttosto si faceva poca movida ma ci si sedeva a tavola come Dio comanda. Ecco.
E la tavola ho pensato che andasse onorata, con questa ricetta, con questi ingredienti semplici ma gustosi, e se l’ obiettivo è quello di diffondere la cucina istriana allora sappiate che in Istria ci sono quasi 50 riserve di caccia, si allevano caprioli, cervi, daini, cinghiali, lepri, fagiani e pernici, dunque la selvaggina è parte della cultura gastronomica istriana e per questo ho scelto di preparare uno spezzatino di cervo, cotto con un vino autoctono come il Terrano, un vino dal colore rosso rubino, quasi violaceo, intenso, ricco, che sa di frutta, di lamponi di bosco, merito della terra e del sole caldo che c’ è.
E se qualcuno si stesse chiedendo DOVE questa fanciullina abbia scovato il suddetto Terrano, la risposta è: l’ enoteca sotto casa ^_^ di cui naturalmente vi lascio l’ indirizzo.
La vegetazione Istriana così prosperosa offre numerose varietà di spezie mediterranee che ho cercato di riproporre nel piatto per aromatizzare lo spezzatino, così come in Istria si possono trovare degli eccellenti tartufi e per questo li ho usati nel purè di patate che accompagna lo spezzatino.
Una delizia della gastronomia istriana il tartufo, raro e prezioso che dà una marcia in più al purè di funghi e patate.
Ed ora veniamo al cervo… da dove viene??? Dalla Bottega Liberati . Una garanzia in fatto di carne, una meta da pellegrinaggio per virtuosi del gusto e della qualità, non solo per chi abita in zona Tuscolano/Don Bosco come i mie nonni..
Dunque è anche grazie a Roberto della suddetta Bottega (applausi, applausi) se ho potuto realizzare questo piatto straordinario che ha allietato il pranzo di un ponte del 1° maggio (che non ho fatto :O( ) di nuovo uggioso, in cui lo stufato era più nelle corde rispetto ad un gelato..

Tornando ai miei spacciatori:

BOTTEGA LIBERATI
Via Flavio Stilicone, 278-280-282
00175 Roma (RM)
Tel. 06 71544153 – 06 7101156
Sito Web

ANTICA ENOTECA MANZONI
Piazzale Ardigò, 27/29
00142 Roma (RM)
Tel. 06 5411535
Sito Web

DALL' ISTRIA CON AMORE, LO SPEZZATINO DI CERVO CON PURE' DI PATATE.<BR>BUON ZGVACET A TUTTI!!!
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Tipo Ricetta: Carne
Autore:
Ingredienti
  • filetto di cervo 900 gr
  • vino rosso Terrano, Parovel 1 bottiglia
  • carota 1
  • sedano 1
  • cipolla ½ se grande, altrimenti 1
  • passata di pomodoro 500 gr
  • concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
  • alloro
  • timo
  • chiodi di garofano
  • bacche di ginepro
  • pepe
  • sale
  • olio EVO
  • patate 700 gr
  • funghi freschi 10
  • tartufo 1 piccolo
  • pepe in grani
  • aglio 2 spicchi
  • burro 1 noce
  • latte
  • vino bianco
Istruzioni
  1. In una bol di vetro riunire il filetto tagliato a dadini (circa 3-4 cm per lato), la carota, la cipolla, il sedano, 2 foglie d' alloro, qualche rametto di timo, 2 chiodi di garofano, 2 grani di pepe, 2 bacche di ginepro ed il vino sufficiente a coprire tutta la carne.
  2. Coprire il contenitore con la pellicola e lasciar marinare la carne tutta la notte.
  3. Al mattino, scolare la carne dalla marinata ed asciugare ogni bocconcino con della carta assorbente.
  4. In un tegame scaldare un filo d' olio ed 1 spicchio d' aglio.
  5. Quando l' olio è caldo e l' aglio avrà cominciato a rosolarsi unire le verdure della marinata a pezzettini ed i bocconcini di carne per far rosolare anche loro.
  6. Sfumare con un bicchiere di vino.
  7. Solo dopo che il vino sarà evaporato, unire dell' altro vino per non far asciugare la carne, la polpa dei pomodori, il concentrato, ed aggiustare di sale e pepe.
  8. Dopo 45 minuti prelevare dallo spezzatino le verdure che non si sono disfatte e frullarle col frullatore ad immersione.
  9. Rimettere le verdure nello spezzatino e proseguire la cottura per altri 10-15 minuti ancora.
  10. Nel frattempo preparare la crema di tartufo.
  11. Grattugiare il tartufo finemente insieme a ½ spicchio d' aglio.
  12. Incorporare l' olio a filo montando col frullatore fino ad ottenere una cremina abbastanza consistente.
  13. Aggiustare di sale e pepe e tenere da parte.
  14. Questa crema di tartufo si può anche congelare.
  15. Pulire i funghi e sminuzzarli con la mezzaluna.
  16. Far soffriggere in poco olio la metà di spicchio d' aglio avanzato ed unire i funghi. Sfumare con ½ bicchiere di vino bianco, aggiustare di sale e pepe e lasciar cuocere fino a che i funghi saranno morbidi.
  17. Bollire le patate in acqua fredda e quando saranno cotte passarle allo schiacciapatate, con tutta la buccia, tanto resterà attaccata all' utensile e farete prima.
  18. Unire alle patate schiacciate una noce di burro, qualche cucchiaio di latte per ammorbidire il composto, 2 cucchiai di crema di tartufo (ma assaggiate e aggiungetene pure se vi piace) ed i funghi stufati.
  19. Aggiustare il purè di sale e pepe.
  20. Con un coppapasta disporre il purè al centro del piatto e servirlo con lo spezzatino caldo.

Con questa ricetta partecipo al contest di Claudia e Ambra:

 

La signorina Pici e Castagne

  28 Responses to “DALL’ ISTRIA CON AMORE, LO SPEZZATINO DI CERVO CON PURE’ DI PATATE.
BUON ZGVACET A TUTTI!!!”

  1.  

    Ahahah! Il racconto della tua vacanza è troppo divertente! Ma è proprio bello sapere di un gruppo di ragazzini che preferisce il buon cibo alla movida…per il gruppo dei miei amici non è mai stato così (compagni della scuola alberghiera a parte) 🙁
    Bello e buono questo spezzatino, lo mangerei proprio volentieri 🙂
    Un bacione

  2.  

    Mi hai fatto tornare in mente le vacanze di qualche anno fa! piatto meraviglioso, as usual 😉

  3.  

    @Elisa: sìssìssì, diciamoc che a noi”non ci ha mai fregato nessuno” in fatto di cibo :O) ora tu ridi… ma sapessi che avventura!!!!!!!!! corro a sbirciare il tuo post :O) citata da te… mi sento una donna famosa!!!! hihihihih
    @Gaia: anche tu vacanze all’ avventura con amici tontoloni che ti fanno prosciugare il portafoglio?!?!? O_O ovviamente no carta di credito, no bancomat, no party…… eppure andammo al casinò una sera… della serie, proviamo il tutto per tutto!!!!!!! smack

    •  

      :O come famosa se sei citata da me? Dovrebbe essere il contrario semmai 😛

      •  

        se se………. come no…………….. ma se quando ho visto che avevi rifatti i pacchettini ( per altro con un paio di ingredienti che sono un colpo da maestra…) m’ è venuto un coccolone…..

  4.  

    Come ben sai, anch’io con le valigie non ho un buon rapporto..imparerò prima o poi!Belle queste vacanze, che poi son quelle che ti rimangono nel cuore. E’ bello anche scoprire nuovi posti attraverso la loro cucina!

    •  

      Chiaretta… vedessi le mie valigie adesso penseresti ad una lobotomia… parto più leggera di una piuma… giusto lo spazio in valigia per qualche libro che acquisterò sul posto. libro di cucina tipica, ça va sans dire!!!!!
      sicuramente queste vacanze ti restano nel cuore, fanno parte di te, ti fanno crescere un po’ e scoprire qualcosa che ancora non sapevi di essere e di avere..^_^

  5.  

    Io ormai sono diventata imbattibile nel fare le valigie super essenziali…pero’ ricordo una vacanza in Grecia da incubo!! Fortuna che a meta’ viaggio abbiamo potuto lasciare il grosso del bagaglio a casa di un amico e procedere con piu’…leggerezza!! Sai che avevo in programma anch’io uno spezzatino di cervo?…ma figurati se riesco a trovare la carne di cervo qui…gia’ fatico a trovare il vitello!! Ciao cara, buon week-end.

    •  

      ma si, secondo me una deve toccare il fondo per imparare a fare tutto il contrario!!! io davvero partivo con la valigia maxi, uno zainetto e “qualche” borsone. che se aprivi armadi e cassetti a casa mia sembrava fossero venuti i ladri.
      quanto al cervo, Robi… io non vorrei suggerire cosacce ma… tu fai un giro nei boschi lì intorno e vedi se puoi sparare a qualcosa…. fosse anche un grifone o una zebra, potrebbe tornare utile, lo sai…. O_O

  6.  

    Serena sei bravissima!!!!Bellissima rivisitazione del piatto e divertentissimo il tuo racconto…io ancora porto di tutto in valigia…. Ma tu abiti a Roma???? dobbiamo assolutamente incontrarci prima o poi allora!!! In bocca al lupo per il contest e grazie. bacioni

    •  

      sì sì io sono cittadina dell’ Urbe :O) e certo che mi farebbe molto piacere incontrarti!!!!!
      crepi il lupo per il contest, sono sicura che sarà un successone ^_^
      un bacione cara!

  7.  

    quanta bontà in questo piatto, peccato non essere stata tua ospite! Un abbraccio SILVIA

  8.  

    quanto mi piace lo spezzatino, dove ci pucci il pane.. penso di non aver mai mangiato cervo ma chissà.. tu hai degli spacciatori molto forniti, qui in romagna mi sa che è dura trovare un cervo!!! comunque, il tuo piattino è davvero succulento, poi il purè, che tra parentesi mi piace un sacco, coi funghi.. mmmmhhh mi prendi sempre per la gola!!!! ti auguro un buon weekend con le tue prove, balla bene ;-)))) ti abbraccio

    •  

      :O) cerco di fare del mio meglio… ma ho la tonicità muscolare pari al purè….. eheh….
      beh, casomai ti dovesse capitare tra le mani un cervo (morto, ovviamente……) fammi sapere che ne pensi, a me come carne piace moltissimo! smack

  9.  

    Bello il tuo post. Ma scusa se mi permetto di dirti che il terrano parovel non è un vino istriano ma un vino del carso triestino. chi vive nelle nostre zone sa qual è la differenza. ho fatto anch‘io tempo fa un post con il vino terrano e ho usato la carne di cavallo e trovo che si presti molto bene con le carni dal sapore un po‘ forte. ciao mari

    •  

      Ciao Mari!!! ah, ma davvero è la verità sul Parovel??? Allora non ci ho capito niente io quando l’ ho comprato…. della serie misipuòvendereditutto…….. uhm…. bè, ma il terrano è un vino istriano da quello che so.. almeno in parte non ho fatto stupidaggini!!!
      una fessacchiotta… sono proprio l’ acquirente ideale eh?!?!? ^_^

      •  

        Ma no dai. È facile cadere in errore. Dire che il terrano è un vino istriano non è propriamente esatto. Ma il discorso è un po‘complicato. Ma d‘altra parte l‘Istria è una regione un po‘ particolare,per certi aspetti ancora molto sconosciuta e definirla una penisola verde della Croazia (non da te) a chi abita da queste parti suona un po‘ strano. Ma non voglio fare polemiche. Ci tengo solo che le cose siano precise, anche e soprattutto per chi legge.

        •  

          Mari, ma non si tratta di fare polemiche, assolutamente, non ho interpretato così il tuo commento, anzi!!!! mi sembra piuttosto un utile scambio di informazioni per chi legge e per chi vuole saperne di più. Chi meglio di te che abiti da quelle parti? Dunque rispetto e apprezzo molto le precisazioni che fai.
          A me piace quando le persone invece che fare sìssì con la testa dicono quello che pensano.

          Io l’attribuivo all’ Istria anche perchè in alcuni siti tipo questi
          http://croazia.valamar.com/istria/teran-terrano/
          http://www.istria-gourmet.com/it/esperienze
          http://www.istra.hr/it/attrazioni-ed-attivita/eventi/7507-ch-0?l_over=1
          http://www.histria.it/Old&test/terrano.htm
          http://www.parovel.com/prodotti.php?LANG=IT&cat=VINIR

          si parla di Terrano come un vino tipico dell’ Istria.. uff… :O(

          Bè.. della serie nonsifiniscemaidimparare…. ora prima di scrivere sciocchezze simili a queste ti consulterò prima!!!!! :O)

          •  

            Il vitigno è lo stesso, refosco. Se vedi, anche per esempio dal sito di parovel che hai indicato tu, uno è il refosco d’Istria e l’altro è il Terrano del Carso. Il Terrano di Parovel è prodotto da uve refosco in provincia di Trieste, nella zona carsica, non in Istria, né tantomeno in Croazia.
            Ciao Serena, bello il tuo blog.

          •  

            si, è vero!! l’ avevo letto. dunque tu ti riferisci al Parovel in particolare come “non istriano”.. forse per questo non capivo, eheh..
            l’ intento della ricetta era quello di “rivisitare” un piatto tipico istriano e quindi mi prendo la “licenza poetica della rivisitazione” utilizzando un vino triestino :O) dici che si potrà fare?! :O)
            Grazie Mari, davvero. hai arricchito questa ricetta di sapere, mi hai insegnato una cosa che non conoscevo. avresti potuto fare spallucce, invece me lo hai voluto dire.. grazie :O)
            sono i commenti come i tuoi che rendono il mio blog ancora più bello! un bacione e buona domenica!!!

  10.  

    Grazie a te. Sei una persona intelligente e aperta al confronto, non come altre che hanno preferito cancellare un commento pur di evitare di confrontarsi.

    Ciao e alla prossima.

  11.  

    Grande Serena, mi piace davvero molto la tua proposta!!! Metti sempre molto di te nel tuo blog e nelle tue ricette e questo è bellissimo!! Per quello che vale, io in Istria ci sono stata solo tre giorni e quindi non sono una grande esperta del territorio anche se il mio proposito, come quello di Claudia, è quello di promuovere la conoscenza di questa terra meravigliosa, il terrano ci è stato presentato come un vino istriano. Per di più abbiamo visitato diverse cantine e i produttori ce lo hanno confermato, probabilmente, come dice Mari che è della zona, ci saranno delle differenze con altri tipi di Terrano ma visto che non sono un’esperta lascio la parola a chi ne sa più di me. Ti ringrazio invece molto per il tuo contributo…è la prima ricetta che partecipa al contest…hai aperto le danze!! Un bacione!

    •  

      grazie Ambra!!! eh sì, se non ho male interpretato Mari, il Terrano è un vino prodotto ANCHE in Istria, solo che il Parovel che ho usato io produce un Terrano utilizzando vitigni del triestino… io sono stata 2 settimane in Istria, ma sui vini non mi sono soffermata moltissimo. mea culpa.
      Fortuna che Mari è intervenuta, perchè io non mi sarei davvero accorta dell’ imprecisione e poi, essendo lei di quelle parti ha potuto spiegare bene a chi legge la differenza che c’ è! e mi ha aiutata a fornire una corretta informazione..
      Non potrei immaginare di avere un blog e non metterci del mio.. se così non fosse, non avrei un blog.. io racconto davvero la mia vita condita con le ricette.. quando qualcuno come Mari mischia la sua vita alla mia, al mio blog, mi arricchisce delle sue esperienze e a me può fare solo che piacere :O)
      detto ciò, e precisato che il mio zgvacet parla anche un po’ triestino, sono molto onorata di aver aperto le danze… insomma, è un gran ballo!!!!! smack!

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