Loving People Through Food
Mar 132012
 

 They Can’ t Take That Away From Me, Ella Fitzgerald & Louis Armstrong


Mia mamma ha riempito la mia vita di grazia, di armonia, e dev’ esserci voluta una buona dose di pazienza, nonchè di creatività per tentare ogni giorno una strada nuova, considerati i miei innati modi bruschi, la tendenza alla ribellione agli ordini costituiti e all’ insana abitudine a chiudermi all’ improvviso per avercela meglio col mondo intero…
Io e mio fratello siamo cresciuti con chiodini, costruzioni, plastilina e derivati, con tutti quegli strumenti che invece di farti vedere il mondo com’ è stato pensato da qualcun altro, ti chiedono indirettamente come è che lo percepisci tu, come vorresti che fosse.
Sarà dall’ attenta osservazione di quello che facevamo che mia madre ha imparato a conoscermi anche meglio di me stessa? Considerato che riesce anche ad accedere al mio pc protetto da password…. non voglio credere che sia un’ hacker con la fortuna del principiante… magari sono io una tipa prevedibile (comunque la password NON è SERENA, scontata sì, ma mica scema, ecco).

Ve le ricordate quelle piccole bamboline chiamate Polly Pocket? Io mi ricordo perfettamente che quando ero alle elementari andavano tantissimo di moda.
All’ uscita da scuola si andava a comprare il cofanetto al negozio di giocattoli, una specie di scrigno che si apriva a conchiglia (e grande pure quando un guscio di capasanta) dove all’ interno erano allestite camere da letto, cucine, giardini, piscine ecc ecc tanto per non farsi mancare nulla.
Ecco. Mia mamma mi comprò le Polly Pocket, bamboline di plastica piccole piccole, poco più grandi di un acaro.. ma non lo scrigno, sarebbe stato tròòòòppo facile!
Eh no, perchè noi ci divertivamo a riesumare vecchie scatole di gioielli e poi dentro era tutto un taglia, cuci e incolla, che mia mamma con ago, filo, e qualche ritaglio di stoffa faceva in 5 minuti quello che Mac Gyver poteva solo pensare in tutta una puntata..
Il risultato certe volte era che la mia Polly P. viveva in 3 camere e cucina di velluto rosso (pur essendo Polly una donna rispettabile) e le altre mica ce l’ avevano la moquette.. so vintage, so ’70…
A chi guarda da fuori so bene che più che un gioco potrebbero sembrare ore di terapia occupazionale, eppure non posso che guardare con amore e tenerezza a tutto il tempo dedicato, alle idee sempre nuove con cui ha cercato insegnarmi a capire cosa volevo, a non accontentarmi di ciò che arrivava e basta.
Tanto per non smentirci, in cucina, mia mamma preparava la Nutella fatta in casa, ma lo faceva con i tuorli crudi e dato che io ora non posso mangiarne ho pensato di adattare la sua versione alle mie nuove necessità.
Il risultato è una nonNutella che si avvicina di più all’ originale, cremosa, che sa di nocciole, di latte, spalmabile che è una meraviglia e non sa affatto di olii vegetali che si attaccano a lingua e palato.. bleah…
Che mondo sarebbe senza.. la mia mamma? :O)

HOME MADE NON-NUTELLA!
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Tipo Ricetta: Dolce
Autore:
Ingredienti
  • nocciole 170 gr
  • cioccolata fondente 250 gr
  • latte condensato 400 gr
  • latte in polvere 350 gr
  • latte intero 100 ml
Istruzioni
  1. Tostare le nocciole in forno, poi spellarle molto bene.
  2. Tritare le nocciole con l' aiuto di un mixer ed un cucchiaio di zucchero a velo, così da ridurle in polvere.
  3. Le nocciole durante questa operazione estrarranno i loro olii creando una sorta di pasta di nocciole.
  4. Fondere il cioccolato a bagnomaria.
  5. Stemperare il latte in polvere nel latte intero leggermente intiepidito.
  6. Unire al cioccolato le nocciole tritate.
  7. Incorporare il latte condensato ed il latte in polvere.
  8. Invasare la "nonNutella" e conservare in frigorifero.
  9. A seconda di quanto freddo è il vostro frigo, potrebbe essere necessario riscaldare la nonNutella a bagnomaria per pochi secondi prima dell' utilizzo.

Con la non-Nutella partecipo al contest di Ritroviamoci in Cucina:

 

La signorina Pici e Castagne

  12 Responses to “HOME MADE NON-NUTELLA!”

  1.  

    Ne avevo vista una versione che tra gli ingredienti aveva anche i fagioli cannellini ^_^
    La tua versione mi piace proprio… trovato il latte condensato, la proverò 🙂

  2.  

    🙂 i fagioli cannellini?!?!? noooooo non ci credo!!!!
    per il latte condensato, se non lo trovi, ti posto la ricetta 🙂

  3.  

    Grazie per la ricetta. Ti metto subito in lista.

  4.  

    Non solo mi ricordo Polly Pocket, ma ho traslocato da due mesi e ne ho trovati due scrigni negli scatoloni… un’emozione! Se sei anche tu una nostalgica, forse dovresti dare un’occhiata al mio ultimo post. :o)

  5.  

    Ma allora vuoi proprio stuzzicare la gola, soprattutto in questo periodo in cui nelle riviste e giornali ti propongono diete depurative, centrifugati, tisane drenanti……..(che tristezza!!!)
    Comunque c’è da dire che è proprio un bel vedere, prima o poi sperimenterò qualcosa?!!?!

  6.  

    eh sì Fede.. questo blog segue le stagioni in tutti i sensi.. marzo pazzerello.. un giorno un’ insalata e un giorno la Nutella, un giorno la zuppa e un giorno lo yogurt….
    siamo instabili, come il tempo. non c’ è che dire.. :O)

  7.  

    Sere…. già rido come una matta e sono solo all’introduzione…..
    cmq domenica…. nutella home made 🙂 e ti farò sapere come è andata :))

    •  

      ahah.. ecco. andiamo bene Cri!!! ma perchè tu certe cose le capisci :O)
      mi sa che entro sabato vi posto la ricetta del latte condensato.. perchè alcuni mi dicono che hanno qualche difficoltà a trovarlo..

  8.  

    Polly pocket me le ricordo, ancor di più le merende a base di nutella e la costruzione delle case fatta con le scatole delle scarpe per la barbie mia e della vicina di casa. Bei ricordi.

    Questa crema e assolutamente da provare! … se poi hai anche la ricetta del latte condensato sprizzo di gioia! 🙂

    •  

      sisisi che ce l’ ho!
      a questo punto posto anche quella ricettina, che mi sembra molto molto utile!
      io nelle scatole delle scarpe ho cercato per anni di costruire un hotel per le coccinelle……..

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